E’ a rischio la sopravvivenza dei 71 circoli degli emigrati sardi che si trovano in tutte le principali città del Continente. Uno, quello di Chioggia, è stato già costretto a chiudere. Gli altri lottano per la sopravvivenza e tentano di trovare nuove forme di finanziamento. Un’impresa non facile di questi tempi.
A determinare questa situazione, secondo Serafina Mascia, presidente della Fasi (Federazione Associazioni sarde in Italia), il drastico taglio dei finanziamenti della Regione sarda. “Per il 2013 – ha detto aprendo i lavori del consiglio nazionale dell’associazione che si è riunito a Milano nella ‘Sala Pirelli’ del consiglio regionale lombardo – è previsto un taglio dei finanziamenti pari al 70 per cento di quanto era stato stanziato l’anno scorso”.
Ma in realtà il ‘taglio’ è stato nei fatti attuato anche rispetto ai fondi del 2012. Della somma complessiva, infatti, è stato erogato solo il 70 per cento. “Se queste decisioni saranno confermate – ha protestato la presidente – la scarsità delle risorse metterà a serio rischio la sopravvivenza delle sedi sparse in tutta Italia”.
La protesta dei rappresentanti Fasi contro il taglio dei fondi si era fatta sentire lo scorso dicembre a Cagliari, quando erano stati ricevuti dai capigruppo delle forze politiche presenti nel consiglio Regionale. In quella sede la delegazione degli emigrati aveva ottenuto un impegno preciso: i capigruppo avevano assicurato che avrebbero chiesto alla giunta regionale la conferma del contributo del 2012.
Durante i lavori del consiglio nazionale sono stati approvati il rendiconto consuntivo 2012 e il preventivo 2013 e si è discusso dei problemi legati alla continuità territoriale, altro tema caldo per i sardi residenti sul Continente. Il presidente onorario Fasi, Tonino Mulas, ha posto l’accento sull’importanza di Eurotarget, l’agenzia di viaggi al servizio degli emigrati che offre biglietti scontati, grazie alle convenzioni stipulate dalla Fasi con le principali compagnie di navigazione.
