La Regione cerca “medici sognatori” per le zone disagiate. Si candidano in 3, è flop

Il bando con lo slogan creativo per cercare medici che avessero come “sogno” la Sardegna non ha avuto gli esiti sperati. Pubblicato venti giorni fa, era stato voluto dall’assessore alla Sanità, Carlo Doria, per reclutare dirigenti medici di Chirurgia generale da destinare alle Asl di Nuoro, dell’Ogliastra e del Sulcis. Le domande di partecipazione arrivate sono state solo tre, una candidatura per il Sulcis e due per Nuoro.

“Non mi stupisce – ha commentato Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale -: i motivi per cui alcune sedi risultino essere poco appetibili non si risolvono con la bacchetta magica, con bandi ad hoc o con la rinascita delle Asl”. Agus aveva sollevato la questione con un post su Facebook in cui aveva criticato la scelta del ‘claim‘ che accompagnava l’annuncio, orientato più al marketing che alla comunicazione istituzionale. Per l’esponente dell’opposizione si tratta di “un pessimo modo di governare la cosa pubblica che contraddistingue questa legislatura”.

“Per portare avanti questa poderosa operazione di reclutamento e di comunicazione – ha aggiunto Agus – è stato bloccato sine die lo scorrimento di una graduatoria valida per la stessa specialità con 22 idonei (due dei quali hanno partecipato anche al secondo bando mentre il terzo ha partecipato al concorso senza essere classificato)”. Per il capogruppo dei Progressisti il bando bis “per sognatori” ha avuto come unico risultato “il blocco per mesi (chissà ancora quanti) delle assunzioni in una specialità in cui la Sardegna è estremamente carente”. Questo mentre “le unità operative chirurgiche, quelle rimaste in funzione, arrancano in tutta la Sardegna per via della carenza di personale. L’unica cosa che continua a essere un sogno è il piano di contenimento delle liste d’attesa: senza nuove assunzioni sarà un miracolo portare avanti l’attività ordinaria”.

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