È grigio il cielo sopra l’Aula del Consiglio regionale che sta discutendo la proposta di legge sull’istituzione della Provincia del Nord-est. Dopo il caos in Aula la scorsa settimana, nato dalle rivendicazioni in corsa dei territori come l’Ogliastra, il Medio Campidano e il Sulcis che puntano a ottenere lo stesso status, in extremis tra i banchi del Consiglio regionale si tenta sino all’ultimo una mediazione. La seduta al momento è sospesa, si tenta ancora una mediazione già data per fallita da alcuni. Nel pomeriggio però i consiglieri riprenderanno prima con l’esame della proposta di legge sulla fibromialgica inserita con la procedura d’urgenza e solo dopo si riprenderà l’esame della norma sulla Gallura, sperando in un utilizzo proficuo del tempo a disposizione.
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Prima una sospensione, chiesta dal consigliere Franco Sabatini (Pd), tra le voci più resistenti interne alla maggioranza sul via libera alla norma, per riuscire a presentare una sintesi delle settanta richieste di modifica alla proposta di legge, firmata da Giuseppe Meloni (Pd) e Giuseppe Fasolino (Fi). Il fronte che si oppone all’approvazione della norma che renderebbe più autonoma la Gallura è tutto Pd e ha tra le sue fila anche Rossella Pinna, che rappresenta il Medio Campidano, Pietro Cocco e Luigi Lotto che per il suo territorio, Sassari, vorrebbe accogliere la richiesta di sindaci e amministratori di istituire la Città metropolitana.
Giuseppe Meloni e il collega Fasolino hanno preso atto del tentativo di mediazione fallita ma non si arrendono e chiedono di andare avanti anche a oltranza se serve, “siamo lautamente pagati per lavorare qui, chi dice che questa deve essere l’ultima seduta? Proseguiamo sino a che non troviamo un punto di caduta”, dice Meloni che parla di “proposte di mediazione che subiscono veti incrociati territoriali e non”. “Il problema sembra proprio il territorio del Nord-est”, insiste Fasolino.
(NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO)
Mar. Pi.
