La Corte dei conti promuove la Giunta: “Fatta robusta azione di risanamento”

La Corte dei conti promuove la Regione.  Nella verifica sul Consuntivo 2017 i giudici contabili hanno sottolineato “la robusta azione di risanamento della finanza pubblica messa in atto dalla Giunta” e richiamato con forza la sentenza con cui la Consulta ha imposto al Governo nazionale la restituzione di 285 milioni, come quote di accantonamenti chiesti a copertura del debito pubblico, ma non dovuti (tra Esecutivo isolano e Roma è ancora scontro).

“È un richiamo che apprezziamo molto – si legge in una nota della Regione – perché ci sentiamo supportati anche dai giudici contabili in una battaglia decisiva per la Sardegna e che sembra non avere mai fine”, ha detto l’assessore al Bilancio Raffaele Paci durante l’udienza di oggi (nella foto). “Siamo anche molto soddisfatti del richiamo al nostro impegno per il risanamento dei conti pubblici, perché non è mai venuto meno e ha visto i nostri uffici impegnati ogni singolo giorno per arrivare a risultati a tratti insperati ma rincorsi con tenacia”.

Paci ha sottolineato: “Ci sono ancora alcune criticità da superare, ma gli obiettivi raggiunti sono importanti e la macchina verso il definito miglioramento è ormai avviata. Ringrazio molto questa Corte, per il ruolo di stimolo che ha avuto in questi anni, spingendoci a fare sempre meglio con raccomandazioni mirate e puntuali, a dimostrazione di quanto la collaborazione sia irrinunciabile e preziosa per raggiungere importanti traguardi. Sono convinto che ogni pezzo delle istituzioni possa dare il suo contributo – ha concluso Paci – rispettando ciascuno il proprio ruolo ma con il comune obiettivo di curare l’interesse dei nostri cittadini”. Sono tre in particolare i numeri che riassumono i risultati di legislatura della Giunta guidata da Francesco Pigliaru: “Dal 2014 a oggi si registrano 1 miliardo in più di entrate, 1,2 miliardi in più di spesa e 1,6 miliardi in meno di perenzioni (vecchi debiti ancora esigibili).

DEBITO SANITÀ AZZERATO. “Le criticità evidenziate dalla Corte – scrivono ancora dalla Regione – riguardano in particolare le procedure del riaccertamento ordinario e straordinario, il che significa che serve ancora maggiore competenza dei singoli assessorati nelle procedure non ancora del tutto assimilate del bilancio armonizzato”. Tuttavia, “una volta il disavanzo sanitario, la Giunta lo ha interamente coperto”. Paci precisa: “Non solo abbiamo azzerato il debito pregresso della sanità, ma abbiamo anche lasciato la somma necessaria a coprire il disavanzo atteso per il 2019”.

PRECONSUNTIVO 2018. Il risultato di amministrazione presunto a fine 2018 è pari a –1 miliardo e 73 milioni, con un miglioramento rispetto all’anno precedente di 423 milioni. “Il segno meno tuttavia è solo il risultato di una somma algebrica, e non evidenzia un risultato realmente negativo – si legge ancora nella nota della Regione -. Infatti, si registra un risultato positivo della gestione di esercizio pari a 809 milioni. A questa somma è necessario sottrarre le risorse vincolate (768 milioni) e diversi fondi di salvaguardia per un totale di 1.335 milioni che vanno necessariamente messi da parte per garantire la copertura dei crediti di dubbia esigibilità (190 milioni), delle perenzioni (514 milioni), della anticipazione della liquidità (202), delle perdite residue del sistema sanitario (355) e di altre spese non certe ma possibili (74 milioni). In pratica, tenendo da parte queste somme, la Regione si tutela dall’eventualità che si debba far fronte a una serie di spese al momento non previste: se non ci fosse questo fondo di tutela, è evidente che si creerebbe un buco enorme nel bilancio”.

SALDO POSITIVO. Per quanto riguarda i 423 milioni in più alla chiusura rispetto al 2017, “la cifra è dovuta alla somma di voci diverse: 39 milioni di rate per la copertura del disavanzo da riaccertamento straordinario, 59 milioni grazie al miglioramento della gestione corrente, 325 milioni dalla riduzione della quota prevista per la copertura dei debiti sanitari. Ci sono poi 193 milioni derivati dalla copertura delle perdite nel 2018 e 132 milioni di minore disavanzo registrato dalle aziende sanitarie”, dicono ancora dall’assessorato alla Programmazione.

AUMENTANO ENTRATE E PAGAMENTI. La crescita è dovuta “grazie agli effetti positivi della chiusura degli accordi del 2014 con lo Stato, che hanno portato al pareggio di bilancio e alla chiusura della vertenza entrate con l’approvazione delle norme di attuazione. Anche nel 2018 – spiegano ancora dalla Regione – si conferma il trend crescente delle entrate iniziato nel 2015 e pari a 7,969 miliardi nel 2018, cifra decisamente più alta rispetto ai 7,003 del 2014. Lo stesso risultato positivo si registra anche sul versante della spesa: 7,716 miliardi a fronte dei 6,578 del 2014. Il passaggio dal Patto di stabilità al pareggio ha avuto perciò un doppio effetto positivo: dal lato delle entrate è migliorata la capacità di riscossione, dal lato della spesa c’è stato un maggior utilizzo delle risorse. Se poi lo Stato dovesse restituire alla Sardegna i 285 milioni all’anno di accantonamenti non più dovuti a partire dal 2018, come stabilito dalla Corte Costituzionale con assoluta chiarezza, sia le entrate che i pagamenti avrebbero un ulteriore forte incremento”, dice ancora Paci.

LE PERENZIONI. Quanto ai debiti non ancora scaduti e dunque teoricamente esigibili sebbene molto vecchi, a inizio legislatura erano di 2 miliardi e 346 milioni di euro. “Una cifra spaventosa. A fine 2018 le perenzioni risultano in gran parte pagate e si sono drasticamente ridotte a 709 milioni: inoltre il loro pagamento è garantito attraverso l’apposito fondo costituito dalla Regione (514 milioni) che assicura così una copertura del 73 per cento, addirittura superiore al livello prescritto dalla legge (70%).

L’ASSESSORE. “Lasciatemi dire che sono orgoglioso di questi risultati”, ha aggiunto il vicepresidente della Regione. “Abbiamo fatto pulizia, messo ordine nei conti, incrementato i pagamenti accelerandone i tempi. Dopo cinque anni lasciamo a chi governerà dopo di noi una Regione con i conti in ordine, una situazione decisamente migliore rispetto a quella che abbiamo trovato, una garanzia di assoluta trasparenza. Su queste fondamenta, sane e solide, si può e si deve continuare a costruire per garantire ai sardi più sviluppo e una migliore qualità della vita”, ha concluso il titolare della Programmazione e del Bilancio.

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