La corrida delle candidature

La grande macchina elettorale si è messa in moto. Da un parte il Pd al lavoro per chiudere la quadra sul candidato governatore; dall’altra Ugo Cappellacci che, con un colpo da teatro, entra nel gruppo Misto per evitare ai zonafranchisti, suoi alleati, di raccogliere le firme. Un fronte, questo, che sta impegnando moltissimo Sardegna Possibile di Michela Murgia, coalizione senza “padrini”, quindi obbligata a far sottoscrivere le liste da migliaia di elettori, al pari del Movimento 5 Stelle, se risolverà i suoi problemi interni . E tutto entro il 13 gennaio.

Nel mezzo la corrida delle candidature, tra defezioni illustri, indagati che non si arrendono e soliti noti decisi a non mollare la poltrona. Sullo sfondo, l’inchiesta sui fondi ai gruppi e la nuova legge elettorale, due incognite che rischiano di sparigliare il gioco delle Regionali del 16 febbraio. I partiti sono mobilitati: negli otto collegi provinciali in cui è divisa l’Isola vanno cercati i 60 aspiranti onorevoli del prossimo Consiglio che, appunto, non sarà più da 80 scranni. Non solo: le liste devono favorire la partecipazione delle donne alla politica, vuol dire che è obbligatorio almeno un terzo di candidature al femminile.

Di certo, lo scandalo giudiziario che ha travolto la massima assemblea sarda e colpito indistintamente destra, sinistra, centro e partiti autonomisti, potrebbe spingere parte del consenso verso le nuove coalizioni. Le quali, però, si ritrovano davanti uno sbarramento pesante, al 10 per cento. E se questa soglia non venisse raggiunta (è al 5 per i partiti che corrono da soli), si resta fuori dall’Aula. Infine: per ottenere il premio di maggioranza bisogna raccogliere almeno il 25 per cento dei voti. Ma visto che i candidati governatore saranno almeno cinque, non è così scontato arrivare a quelle percentuali. (al. car.)

LEGGI:

Centrodestra. Lascia il Consiglio Claudia Lombardo. Provano a restarci gli eterni Oppi e Floris.

Il Pd, tra avvisi di garanzia e doppio mandato 4 consiglieri rischiano il posto.

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