L’appello di Salvatore ‘Doddore’ Meloni agli ‘esponenti della galassia indipendentista’ non è caduto nel vuoto. Al raduno convocato a Santa Cristina di Paulilatino (Oristano) per muovere i primi passi verso un solo movimento indipendentista in Sardegna, hanno risposto almeno in 300. E pazienza se mancavano i leader, i dirigenti e i nomi di spicco di Psd’Az, Irs, Progres e Sardigna Natzione. “E’ una malattia: vogliono l’unità ma la vogliono soltanto nel loro orticello”, ha commentato Doddore, comunque soddisfatto per la presenza inattesa di tanti militanti.
Tanta partecipazione non se l’aspettava neanche lui. “Molti – spiega – pensavano che non sarebbe venuto nessuno e invece abbiamo fatto il pienone. La base è più avanti dei leader, ha già superato le barriere e oggi qui a Santa Cristina nasce uno spirito nuovo”. La scelta di Santa Cristina non è naturalmente casuale. Qui, a pochi passi dal pozzo sacro dove pregavano gli antichi sardi, si svolse infatti il 4 maggio di 35 anni fa la prima festa indipendentista organizzata proprio da Salvatore Meloni, che allora militava nelle file del Partito Sardo d’Azione. “Penso che questo sia il luogo più adatto – ha argomentato Doddore rivolgendosi a tutti i movimenti indipendentisti – per parlare tra di noi, in pace e armonia, senza distinzioni fra i componenti dei vari movimenti. Da qui, con l’aiuto dei nostri avi, può nascere un sentire comune, possono emergere alcuni punti fermi che ci conducano alla vera indipendenza”.