INCHIESTA. Il Parco geominerario? Un bancomat. Tra progetti finanziati e mai realizzati

Un discorso analogo vale per l’area mineraria di Arenas, a Fluminimaggiore, dove sorgono una grande laveria affidata all’incuria e un villaggio minerario che in parte è stato ristrutturato, sempre da Ifras. In questo caso, i lavori sono iniziati sette anni fa e si sono conclusi cinque anni dopo, mentre ci sono voluti due anni per il collaudo. Il bilancio? Una spesa di oltre tre milioni di euro, otto palazzine del villaggio minerario recuperate, un enormità di tempo trascorso e una nuova cattedrale nel deserto, dove manca perfino l’elettricità. E il parco geominerario? Clamorosamente assente.

Il crollo delle laverie

Tra i simboli del parco, la laveria Lamarmora sorge in una posizione strategica e facilmente raggiungibile, appena dietro la spiaggia di Masua, sotto Nebida e di fronte al Pan di Zucchero. E oggi cade a pezzi.

All’inizio del 2011 Parco affidò all’architetto Gianfranco Sequi l’incarico di predisporre un piano di messa in sicurezza, restauro e valorizzazione del complesso. Dati i crolli, si doveva fare tutto con urgenza, come si legge anche nei documenti. Eppure, prima di nominare il responsabile del piano di ristrutturazione trascorrono oltre sei mesi. Alla fine la scelta cade sull’ingegnere Francesco Peretti, dipendente della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per la provincia di Cagliari e di Oristano.

Così, tra architetto e ingegnere si spendono circa 40mila euro. Per quali risultati? Nessuno: ad oggi, nonostante la famosa ‘urgenza’, niente è stato fatto e di recente si sono verificati nuovi crolli. E pensare che, in parallelo, il parco continua a investire risorse nell’acquisizione e nella ristrutturazione del patrimonio minerario.

Il parco-Bancomat.

Ma c’è un’attività nella quale il Parco geominerario eccelle. Si tratta della concessione di contributi per la realizzazione di iniziative e progetti. Beneficiari:  comuni, comitati, parrocchie e associazionismo vario. E la Procura indaga…

Passino pure i finanziamenti a Santa Barbara, protettrice di minatori e pompieri, ma che dire di quelli destinati alla rappresentazione della passione cristiana o dei 2.000 euro dati al comune di Gadoni per il festeggiamento dell’anno giubilare? Ci sono poi i 1.000 euro per il culto mariano nella diocesi di Iglesias, i 6.000 euro per i festeggiamenti in onore della Madonna della Salute nel comune di Masainas, i 15mila per il restauro della chiesa di San Michele e, in un crescendo, i 20mila per la sagra di S. Antioco martire.

Il geoparco spende in comunicazione più di Cortina d’Apezzo e Courmayer messe insieme

I conti non tornano neanche quando si parla di comunicazione e delle spese che il parco sostiene di dover affrontare per promuovere il territorio che gestisce. Naturalmente, quando si affronta la questione promozione è lecito aspettarsi di trovare voci di spesa consistenti. Ad esempio, Walter Manni, un dipendente della Omnia Relation, l’agenzia che cura la comunicazione per i comuni di Cortina d’Ampezzo e Courmayer, dice che “per le attività di ufficio stampa, compreso il piano di comunicazione, i due comuni insieme non corrispondono alla sua azienda più di 200mila euro”. Fa dunque specie che il Parco geominerario sia stato capace di spendere 300.000 euro per il piano di comunicazione del 2009, come recita la delibera 22/2011. Sull’argomento, Granara taglia corto con un laconico e disarmante “non ricordo”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share