Il marito ‘punito’ ed escluso dagli M5s: la moglie si è candidata con Zedda

Alle urne del 24 febbraio sarebbe dovuto essere lui il candidato di famiglia. Lui, Luca Piras, il docente universitario che lo scorso agosto era arrivato secondo nella consultazione di M5s per scegliere il leader delle Regionali. Quindi, di fatto, il sostituto naturale di Mario Puddu dopo che quest’ultimo ha ritirato la candidatura a causa della condanna per abuso d’ufficio. Invece a i vertici dei Cinque Stelle non solo non hanno ceduto a Piras il timone del movimento, ma lo hanno pure escluso dalla votazione online bis, sempre sulla piattaforma Rousseau. Adesso, però, in casa Piras sanno comunque a chi dare la preferenza: la moglie dell’esponente M5s, Donatella Alessandra Rotilio, si presenta agli elettori con ‘Noi, la Sardegna’, lista civica alleata con Massimo Zedda. La Rotilio corre nel collegio di Cagliari.

Contattato su Messenger, il docente universitario precisa: “Le due  cose – cioè l’esclusione di Piras dalla Regionarie di M5s e la candidatura della moglie – non sono in alcun modo collegate. Sono eventi del tutto indipendenti”. E simpaticamente osserva: “Io e mia moglie siamo sempre andati d’accordo su tutto, tranne che sulla politica”.

Resta il fatto che in casa Piras-Rotilio, se tutto fosse andato per il meglio, sarebbe stato difficile immaginare il marito candidato presidente di M5s e la moglie in corsa con Zedda. Non è remota l’ipotesi che lei avrebbe rinunciato, nel caso in cui per il docente universitario i giochi si fossero chiusi già a ottobre, con l’investitura a leader di M5s. Non solo: dopo che Piras è stato escluso dalla Regionarie bis dello scorso novembre, quelle aoperte per sostituire Puddu e poi vinte al secondo turno da Francesco Desogus, il prof non ha fatto il muso né è rimasto a guardare. Anzi. Su Facebook ha raccontato la propria versione dei fatti. E non è stata una carezza alla gestione di M5s, ma un’accusa precisa: “Hanno violato il mio diritto alla difesa“, aveva scritto. Sino al 24 febbraio è possibile che Piras cerchi – legittimamente – voti per la moglie e non per gli M5s.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

[Foto d’archivio]

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