Il leghista fa saltare la commissione: “L’assessore non risponde al telefono”

Una scenata. Davanti a tutti. Nel mirino è finito Giuseppe Fasolino, l’assessore regionale alla Programmazione. La scenata l’ha fatta un alleato, precisamente il consigliere della Lega, Dario Giagoni. Nel palazzo di via Roma dovevano cominciare i lavori della commissione Bilancio, in cui si sarebbe dovuto a fare il punto sulle misure anti-crisi a favore delle imprese. Ma il salviniano ha fatto mancare il numero legale, con una motivazione non proprio solida. Di certo non politica. “Lui – è stato il j’accuse all’assessore – non mi risponde al telefono”.

Dunque il centrodestra al governo della Regione si incarta per un’altra volta ancora. È di nuovo la Lega a far scoppiare la rissa. Giagoni, sulla carta, non fa parte della commissione. Il partito di Salvini è rappresentato da Michele Ennas. Ma oggi è voluto andare Giagoni, forse proprio per saldare il conto con l’assessore (che era assente). A stretto giro l’apertura del duello. Il leghista ha vuotato il sacco, poi è andato via, facendo mancare il numero legale, quindi la quota minima di presenti per far cominciare i lavori.

‘Punizione’ servita all’esponente della Giunta, quota Forza Italia. Nulla di grave se fosse stata una litigata tra amici. Invece oggi il parlamentino di via Roma avrebbe dovuto discutere la rimodulazione dei fondi europei Por Fesr 2014-2020. Soldi. Molti soldi, non ancora spesi e da riutilizzare. “Una riprogrammazione semplificata – si legge nell’ordine del giorno della convocazione – per attuare le misure di contrasto all’economia Covid-19”. Ma le imprese sarde possono attendere perché Giagoni è nero, visto che Fasolino, a detta sua, non gli risponde al telefono. E Giagoni non è niente meno che il capogruppo della Lega in Consiglio regionale. (al. car.)

 

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