Il grande esodo dei Cinque stelle sardi: da 16 a 6 parlamentari

A riveder le stelle” è il motto che chiudeva qualunque intervento dei grillini nel pieno dello tsunami che ha travolto la politica italiana. Ma l’ondata ha lasciato spazio alla calma piatta e sono sempre di più i pentastellati che stanno puntando sui versi precedenti della frase con cui Dante chiude l’Inferno: “E quindi uscimmo a riveder le stelle”. Più che guardare il cielo, stanno cercando una possibilità di essere rieletti e stanno uscendo tutti. L’aria è cambiata, dall’isolamento assoluto si è passati al governo con chiunque, e la fuga dal Movimento è inarrestabile anche nell’Isola. Nel giro di un mese sono tre i parlamentari sardi che hanno nascosto le stelle sotto il tappeto per voltare pagina. A fine anno era stata la deputata oristanese Lucia Scanu a lasciare l’M5s per confluire nel Gruppo misto e una decina di giorni fa ha cambiato formalmente casacca per passare al centrodestra sotto l’egida di Coraggio Italia, il partito fondato da Giovanni Toti e Luigi Brugnaro. Non ha fatto neanche la finta del passaggio intermedio la senatrice nuorese Elvira Lucia Evangelista ,che due giorni fa ha formalizzato il balzo diretto: dal Movimento al partito di Matteo Renzi, Italia Viva. Da ieri è confluito nel Gruppo misto anche il deputato olbiese Nardo Marino ma, da quello che ha dichiarato al Corriere della Sera ,anche questa sembra una tappa provvisoria: “Per adesso passerò al gruppo misto. Sarò anche più libero di decidere chi votare per il Quirinale”.

2018, Luigi Di Maio tra i pentastellati sardi

DA 16 A 6 PARLAMENTARI. Nel 2018 erano stati 16 i sardi che erano riusciti a entrare in Parlamento con la bandiera pentastellata, ma adesso sono rimasti solo in 6: il senatore Ettore Licheri e i deputati Alberto Manca, Paola Deiana, Emiliano Fenu, Mario Perantoni e Luciano Cadeddu. In tre sono scappati negli ultimi giorni, ma l’esodo è cominciato due anni fa. Il primo a uscire di scena era stato il deputato cagliaritano Andrea Mura, che si era dimesso travolto dalle polemiche. All’inizio del 2020 il senatore cagliaritano Gianni Marilotti è uscito dal Movimento e dopo vari passaggi dal Misto al gruppo “Per le autonomie”, nel 2021 è entrato nel Partito democratico. A marzo del 2020 è deceduta la senatrice di Posada Vittoria Bogo Deledda e verso la fine dell’anno era uscita dal Movimento anche la deputata nuorese Mara Lapia che, dopo un passaggio al Misto, all’inizio del 2021 era entrata nel Centro democratico. Poco dopo il sostegno M5s al Governo Draghi aveva portato a una spaccatura interna al Movimento e gli oppositori-espulsi avevano dato vita al gruppo “L’Alternativa c’è”, che ha poi cambiato nome in “Alternativa” e vede al suo interno tre fuggiaschi sardi passati all’opposizione: il deputato di Lanusei Pino Cabras e i cagliaritani Emanuela Corda e Andrea Vallascas. Loro tre stanno lottando per contrastare le limitazioni del “super green pass” e riuscire a partecipare all’elezione del presidente della Repubblica, ma la Corte costituzionale ha bocciato il loro ricorso.

I sei eletti in Consiglio regionale nel 2019. Da sinistra: Li Gioi, Manca, Cuccu, Ciusa, Fancello e Solinas

DA 6 A 4 CONSIGLIERI. Anche in Consiglio regionale la fuga ha ridotto la squadra eletta tre anni fa: il gruppo pentastellato ha perso un terzo dei componenti. Dopo la mancata partecipazione alle elezioni precedenti, quelle del 2014 che erano destinati a vincere, in sei erano entrati per la prima volta nella massima assemblea sarda ma sono rimasti in quattro. La consigliera di Dorgali Elena Fancello è passata al Psd’Az mentre l’iglesiente Carla Cuccu è passata al gruppo misto: restano in campo l’olbiese Roberto Li Gioi, l’oristanese Alessandro Solinas, il cagliaritano Michele Ciusa e la sassarese Desirè Manca.

Marcello Zasso


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