Il Governo sblocca le incompiute sarde: nel pacchetto sette dighe e tre strade

Oltre al metano c’è anche lo scivolo per i lavori di strade e dighe all’interno del decreto Semplificazioni, col quale il Governo Conte vuole sostenere l’economia, inclusa quella Sardegna dove il Centro di ricerca Crenos stima addirittura una contrazione del Pil di 12 punti base (contro i 9 di media nazionale).

Sono in tutte sette le dighe sardi su cui riprenderà la realizzazione insieme a tre arterie stradali. Il tutto è inserito in un pacchetto di 130 infrastrutture nazionali che risultano bloccate. Il provvedimento del Governo prevede il commissariamento delle dighe Maccheronis (di pertinenza Enas), Monti Nieddu (di pertinenza del Consorzio di bonifica Sardegna meridionale, di cui fa parte anche la realizzazione della traversa Medau Aingiu), Cantoniera (pertinenza Enas), Olai (pertinenza Abbanoa), Govossai (pertinenza Abbanoa), Rio Mannu Pattada (pertinenza Enas), Monte Pranu (pertinenza Enas).

“Registriamo la volontà del Governo di venire incontro alle esigenze delle regioni come la nostra che chiedono procedure snelle e l’effettiva realizzazione delle opere pubbliche”, è il commento dell’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia. Il commissariamento consentirà una realizzazione veloce delle opere e degli interventi volti all’aumento della sicurezza (che in molti casi si traduce in maggiore capienza degli invasi), che si tratti di completamento delle fasi di progettazione e realizzazione delle opere o di riappalto dei lavori.

Per quanto riguarda la strade, il dl Semplificazioni prevede interventi sulla 131 Carlo Felice, sulla diramazione per Nuoro e infine il completamento dell’itinerario Sassari-Olbia (nella foto). L’esponente della Giunta Solinas sottolinea la necessità di “proseguire sulla strada del commissariamento anche per le principali arterie stradali al fine di imprimere una necessaria accelerazione negli interventi”.

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