Mariolino Andrìa è il candidato sindaco del centrodestra a Sassari. L’investitura del geometra è arrivata intorno alle 23, al termine di un incontro-fiume al quale non ha partecipato Forza Italia. D’accordo tutti gli altri partiti della coalizione, a cominciare dal Psd’Az, per continuare con Lega, Riformatori, Fortza Paris, Udc, Sardegna 20venti, Energie per l’Italia e la civica ‘Uniti per Sassari’.
Gli azzurri non hanno partecipato all’incontro nel tentativo di fare pressione psicologica sugli alleati e stoppare le quotazioni del geometra che nel week-end sono nuovamente risalite. Sino a venerdì, infatti, sembrava in vantaggio il penalista Gabriele Satta. Poi Fortza Paris e Riformatori, alleati da un mesetto anche in Regione e uniti pure sul nome di Andrìa, hanno giocato benissimo le proprie carte, incassando su tutto il sostegno del Psd’Az e a cascata quello degli altri partiti. Uno schema che a Forza Italia è apparso chiarissimo. Quindi oggi i berlusconiani hanno provato a rallentare l’accordochiedendo ventiquattro ore di riflessione, ma ormai non c’erano più i margini di manovra perché gli azzurri facessero convergere almeno la metà degli alleati sul nome di Satta.
L’altra notte Fortza Paris e Riformatori avevano addirittura diffuso un comunicato nel quale lasciavano intendere di essere pronti a scaricare il centrodestra e passare con Nanni Campus, il medico-professore ugualmente in corsa alle Comunali ma con sole liste civiche, sebbene anche l’ex sindaco ed ex consigliere regionale sia un esponente del centrodestra. Con Andria salgono a sei i candidati per il Municipio. Oltre il geometra e Campus corrono infatti Mariano Brianda per il centrosinistra, Maurilio Murru di M5S, Marilena Budroni di Autodeterminatzione e Lino Mura con la civica ‘Alternativi uniti per Sassari’.
L’accordo del centrodestra su Sassari arriva dopo quello di Cagliari, già la scorsa settimana, chiuso con la formalizzazione dell’investitura per Paolo Truzzu. La coalizione deve trovare ancora il candidato sindaco di Alghero. In corsa ci sono Mario Conoci (Psd’Az-Lega), Nunzio Camerada (Forza Italia) e Francesco Marinaro (Riformatori).
