Bando su pane e formaggio ai sardi. Regione: “Chi aderisce, mandi una pec”

Al via il bando di economia circolare per gli indigenti promosso da Coldiretti Sardegna: prevede la donazione di pane e formaggio prodotti dalle aziende sarde alle famiglie in difficoltà economica con un ritorno economico anche per chi produce. L’assessorato all’Agricoltura ha infatti pubblicato l’avviso, che rimarrà aperto fino al 31 dicembre 2021, per la presentazione delle manifestazione di interesse da parte delle aziende che producono e vendono prodotti tipici della panificazione a lunga conservazione; formaggi ovini, caprini e vaccini, escluso il pecorino romano.

Per l’iniziativa la Regione ha stanziato 6 milioni di euro (cinque per i formaggi ed uno per il pane). Ma alla fine sono bricole. Perché sul pane i sardi avrebbero un buono di 5 euro al mese; 25 sui formaggi. Il bando prevede che i caseifici, contestualmente alla presentazione della manifestazione di interesse, dovranno comunicare l’entità delle giacenze disponibili ed il quantitativo di latte lavorato nella campagna 2019-2020.

La manifestazione di interesse servirà per “stilare un elenco di imprese potenzialmente interessate ad aderire al programma di interventi, la cui attuazione è rimessa ai singoli Comuni, garantendo in questo modo la massima diffusione e la partecipazione del maggior numero di aziende”, si legge in una nota.

La domanda dovrà essere presentata tramite pec all’assessorato dell’Agricoltura (agricoltura@pec.regione.sardegna.it). “L’elenco rimane sempre aperto sino a tutto il 2021, pertanto le manifestazioni di interesse potranno pervenire sino al 31 dicembre“, è scritto ancora. Così da Coldiretti: “Grazie alla Regione abbiamo un bando ad economia circolare che segna l’inizio di un nuovo metodo anche negli interventi, in quanto si fa fa rete andando incontro alle esigenze sia delle famiglie in difficoltà, il cui numero è cresciuto esponenzialmente durante la pandemia – afferma il presidente Battista Cualbu -. Per un altro verso si fanno interventi a sostegno delle aziende, che possono liberarsi dell’invenduto, il tutto senza sprecare un euro”.

Dice il direttore di Coldiretti, Luca Saba: “È una occasione da non perdere. Questo bando è un segnale importante anche per i caseifici e per il mercato. L’auspicio è che anche il sistema della trasformazione ne colga l’importanza indirizzando il latte verso la produzione di pecorini diversi dal Romano, riuscendo a dare a questo intervento, che potrebbe inaugurare una nuova stagione virtuosa, il vero valore con risultati concreti a favore di tutta la filiera”.

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