“Il 1° pugno me l’ha dato in ascensore”: la deputata Mara Lapia a Radio Capital

C’è ancora un altro racconto che si aggiunge al quadro investigativo su cui sta lavorando la Questura di Nuoro: è l’intervista rilasciata il 16 dicembre dalla deputata Mara Lapia a Radio Capital. La parlamentare di M5s ha rivelato un nuovo dettaglio sul pestaggio che avrebbe subito domenica alla Lidl del capoluogo barbaricino. Il primo “pugno al petto”, così spiega, l’ha ricevuto “dentro l’ascensore” del supermercato”, dove l’esponente grillina dice di essere entrata per seguire il suo (presunto) aggressore. Il quale “quando ha capito che stavo per fare una foto alla sua macchina, mi ha preso il telefono, l’ha sbattuto per terra, ha iniziato a prenderlo a calci buttandolo in un vano ascensore esterno che saliva nei parcheggi di sopra”.

Il racconto della deputata prosegue così: “Quando sono entrata nell’ascensore, ha iniziato a prendere a calci il telefono, però anche a dare un pugno a me nel petto e a strattonarmi e a sbattermi al muro. Quindi ho cercato di difendermi, di riprendere il telefono e di uscire. A quel punto – ha detto Lapia a Radio Capital – il tutto è continuato con dei toni… sbattendo sulla macchina, saltandomi addosso. Tanto che mi sono accasciata, mi sento sentita mancare, dopo di che mi sono sentita sferrare un forte colpo nel costato”. E stando a questa versione dei fatti è stato il secondo. “Alla fine – ha proseguito la parlamentare – lui è riuscito a scappare, è andato via quando mi ha visto per terra. Poi è arrivata la polizia. Io l’ho riconosciuto nelle foto segnaletiche, è un pregiudicato”.

LEGGI ANCHE: Pestaggio Lapia, c’è un’altra teste: “Calci e pugni non ce ne sono stati”

Nelle prime battute dell’intervista la parlamentare di M5s fa accenno al diverbio alle casse. “Un piccolo incidente – dice -, ma niente di importante. Perché sono cadute delle lattine di Coca-cola che mi hanno bagnato i vestiti, ma niente di importante. Io ho contestato la cosa alla cassiera, ma è finita lì praticamente”. E ancora: “Alla cassa c’era questo ragazzo, che era un po’ agitato, e sicuramente sapeva chi fossi. . Io non l’ho mai visto e conosciuto. Però indubbiamente lui conosceva il mio viso. E quando io mi sono sporcata tutti i vestiti, lui ha iniziato a dire ‘ecco, la signora si è bagnata i suoi vestiti, adesso come farà questa maleducata’. Io all’inizio l’ho lasciato perdere, poi quando le offese sono diventate sempre più pesanti, gli ho intimato di smetterla in maniera molto ferma. Dicendogli che avrei chiamato la Questura e l’avrei querelato, se avesse continuato. Lui ha continuato e quindi ho chiesto l’intervento nel supermercato, perché questo personaggio non andava via e continuava a infierire su di me”.

LEGGI ANCHE: Lapia (M5s): “Le mie ossa frantumate. Cassiera mi ha bagnato con Coca-cola”

L’episodio avvenuto alle casse è diventato anche oggetto di una discussione su Facebook alla quale Lapia ha partecipato ieri notte, rispondendo a un post del leader indipendentista Pier Franco Devias. IL capo politico di Liberu ha premesso “la condanna di ogni forma di violenza”, poi ha lamentato “la profonda mancanza di rispetto che la stessa deputata ha esercitato sulle lavoratrici del supermercato, a cui pare nessuno abbia pensato. Tantomeno – scrive Devias l’autrice, che da due giorni parla solo del suo massacro e delle “ossa frantumate”, poi ridimensionato in una spinta e in una costola incrinata pare dalla caduta. A quanto pare – si legge nel post – dopo che questa maledetta Coca-cola le ha bagnato il vestito, sarebbe andata in escandescenze, gridando che le avevano rovinato le scarpe di camoscio, che il suo vestito costava duemila euro e che, riferendosi alle lavoratrici, ‘vale più di tutti i vostri stipendi messi insieme’.

LEGGI ANCHE: Deputata M5s picchiata, spunta audio: “Io c’ero, è caduta per terra da sola”

La parlamentare ha risposto a Devias: “Sarò ben felice, domani stesso, di averti ospite a casa mia, insieme a tutte le commesse Lidl. Così potremo chiarire insieme che non ho mai detto il prezzo dei miei vestiti, mai detto chi fossi, mai usato offese personali. Io ho sempre rispettato il lavoro altrui. Non ho offeso una città, ma lo stanno facendo le persone che portano tutto questo veleno senza lasciare lavorare la magistratura. Si stanno facendo processi sommari. Un po’ di silenzio farebbe bene alla città, questo sì”.

LEGGI ANCHE: Pestaggio deputata Lapia, l’ospedale: “È stata spinta, sesta costola incrinata”

Devias ha controreplicato: “Quindi le commesse hanno mentito dicendo che tu avresti detto che il tuo vestito valeva più dei loro stipendi messi assieme? E non ti risulta che una ti abbia detto – dispiaciuta – che aveva anche votato 5 stelle? E perché mai avrebbe dovuto dispiacersi senza vedere qualcosa che non le andava? Io ti ringrazio – conclude il leader di Liberu – per l’invito, ma forse è meglio che tu chiarisca con loro come sono andate le cose. E magari se c’è stato un errore anche rimediare, no?”. Ancora Lapia: “Assolutamente si. Io non ho mai detto una cosa del genere e chi mi conosce non ci crederebbe mai. Io non mi faccio chiamare onorevole da nessuno e tutta questa gogna mediatica è vergognosa. Sai, secondo me nemmeno tu ci credi e nemmeno molte persone di Autodeterminazione che mi conoscono bene. Se l’ho detto, mi denuncino”.

LEGGI ANCHE: Lapia pubblica il referto su Facebook: confermata la sesta costola incrinata

Dalla Questura sono pochissime le informazioni sinora filtrate. Gli inquirenti hanno parlato da subito di indagini da svolgere “in tempi stringenti”. Ma se l’audio dell’infermiera di Nuoro è noto (qui la versione integrale), così come la testimonianza di una donna di Orani (leggi qui), nulla si sa sul contenuto delle immagini registrate dalle telecamere di sicurezza della Lidl. Non è ancora chiaro se riprendano solo l’interno del supermercato o siano puntate pure verso l’esterno. Ma anche nel caso in cui i parcheggi risultino monitorati dall’impianto, non è detto che l’inquadratura sia estesa al punto in cui sarebbe avvenuto il presunto pestaggio della deputata M5s.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share