I ‘graziati’ di Sardara, grandi manovre in Regione

Adesso che in Regione ci sono un sacco di caselle libere nei posti che contanodalla Direzione generale del Turismo a quella dell’Industria, passando per l’Ambiente, la Centrale di committenza, gli Enti locali e l’Urbanistica -, i partiti sono in fibrillazione. E insieme a loro i dirigenti che hanno i titoli per accomodarsi sulle poltrone di comando.

Da Palazzo rimbalza la voce che Giuliano Patteri, ex Dg di Forestas silurato a fine giugno dal presidente Christian Solinas per partecipato al pranzo di Sardara, potrebbe diventare di nuovo il direttore generale facenti funzioni nell’ente che in viale Merello a Cagliari ha il suo quartier generale. In Forestas è successo che ieri, 30 settembre, è scaduto il mandato di Salvatore Mele, il quale esattamente tre mesi fa ha sostituito Patteri, sempre come Dg facente funzioni. Adesso viene fuori l’ipotesi di una nuova staffetta tra i due, un cvambio di guardia che avrebbe molto di clamoroso, anche in considerazione del fatto che Patteri deve rispondere di peculato per la sua partecipazione ad aprile al banchetto alle terme.

Per assumere in Forestas la carica di Dg, c’è da due anni una graduatoria aperta e frutto di una manifestazione di interesse. Ma viene sistematicamente ignorata. Tanto che lo scorso marzo, quando in Consiglio regionale si stava discutendo il ddl 107 sui maxi staff, spuntò un emendamento che prevedeva di cancellare i 90 giorni di mandato massimo per i direttori generali facenti funzioni. Quella modifica, molto cara a Solinas, venne ribattezzata ‘salva Dg’, ma poi fu bocciata ai voti da pezzi di centrodestra che si unirono a Progressisti, Pd e M5s.

In questi giorni si capirà cosa succede in Forestas. Di certo se Patteri dovesse diventare uno dei ‘graziati’ di Sardara, farebbe compagnia a Pietrino Fois, quota Riformatori, commissario straordinario nella Provincia di Sassari. Anche Fois partecipò al banchetto alle terme e una decina di giorni più tardi fece il pubblico mea culpa e annunciò “le dimissioni”. Invece a quasi sei mesi da quella decisione l’esponente dei liberal democratici è ancora in sella. E mai si è saputo perché Solinas non lo abbia trattato come gli altri silurati.

Forestas a parte, se qualcosa in Regione si muoverà sui maxi staff e sulle direzioni generali, non sarà prima dell’8 ottobre, quando il Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa (Cpga) deciderà sulla nomina di Francesco Scano, il presidente del Tar scelto da Solinas a luglio come segretario generale. Ma Scano non ha ancora ottenuto il via libera. Dopo il ‘no’ dal Cpga, l’aspirante manager ha presentato le proprie controdeduzioni, sui cui è atteso il verdetto finale tra otto giorni. Dal futuro segretario generale – chiunque esso sia – dipenderà l’intera impalcatura della riforma regionale, perché spetteranno al primo dirigente le nomine dei tre capi dipartimento nonché l’avvio dell’istruttoria sull’ingaggio dei Dg. Insomma, la crema della macchina amministrativa regionale. (al. car.)

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