Giunta, il centrodestra resta incartato: nomine degli assessori slittano ancora

Niente da fare: non arrivano nemmeno per Pasqua le nomine dei sette assessori che ancora mancano all’appello per completare la Giunta regionale da dodici. Il presidente Christian Solinas ha comunque risolto il nodo dei Riformatori, ricevuti a Villa Devoto all’ora di pranzo: nell’Esecutivo i liberal democratici avranno una sola delega, quella ai Lavori pubblici, anziché le due accordate nel vertice del 6 aprile. Nessun passo avanti si registra invece su Trasporti e Industria, a cui si aggiunge il ‘caso Agricoltura’.

Dunque il centrodestra resta incartato. È questa la prima certezza che accompagna la coalizione nelle (brevi) vacanze pasquali. Se poi ci sarà un’improvvisa accelerata a partire da lunedì, è un altro paio di maniche. Ma per oggi, malgrado le interlocuzioni proseguano, Solinas non può andare oltre la ‘Giunta mini‘ che ha esordito il 4 aprile scorso. Gli stessi Riformatori, infatti, hanno chiesto qualche ora per comunicare al presidente il nome del prescelto che, di sicuro, sarà un uomo, perché così si sono accordati a Villa Devoto. Il coordinatore Pietrino Fois, andato a Palazzo insieme al capogruppo Michele Cossa, dice: “È stato un incontro estremamente proficuo, siamo sulla strada giusta per chiudere il quadro”.

Dovranno invece essere donne le future titolari di Trasporti, Industria e Agricoltura, visto che in Giunta c’è l’obbligo di quattro caselle al femminile. Per ora l’unica ‘quota rosa’ è l’azzurra Alessandra Zedda, titolare di Lavoro e Formazione professionale: le altre tre vanno trovate e la ricerca sta facendo saltare ulteriormente i già fragili equilibri del centrodestra. Stefano Tunis, il fondatore di Sardegna 20venti messo in minoranza dagli altri due consiglieri eletti (Pietro Moro e Domenico Gallus), vorrebbe entrare nella squadra di governo. Anche per uscire dalla condizione di sentirsi ospite in ‘casa sua’. Ma se ottiene per sé il posto in Giunta, obbliga il Psd’Az a non nominare il sardista Quirico Sanna all’Urbanistica e agli Enti locali e a puntare invece su Carla Puligheddu.

Ci sarebbe anche un’altra opzione: per permettere a Tunis di diventare assessore, la Lega – che avrà tre caselle nell’Esecutivo (più la presidenza del Consiglio regionale già assegnata a Michele Pais) – dovrebbe indicare due donne, dopo Mario Nieddu scelto alla Sanità. A quel punto salterebbe Giorgio Todde, l’ogliastrino del Carroccio che viene dato per sicuro agli Affari generali. Ma il dato politico è che il partito di Salvini non sembra potersi permettere di dare una mano a Tunis: nelle fila leghiste sta già finendo nell’angolo l’unica donna proposta come assessora. Ovvero Daria Inzaina, l’allevatrice gallurese che pareva certa all’Agricoltura, da settimane. Invece il fatto che la terza media sia il suo unico titolo di studio è diventata una motivazione solida per prevederne l’esclusione dall’Esecutivo.

Se tuttavia Sardegna 20venti, a prescindere dal nome, prenderà l’Industria e la Lega metterà la bandierina su Affari generali e Agricoltura, da assegnare resterebbero solo i Trasporti. Al momento non è dato sapere a chi Solinas li voglia dare in mano. Le opzioni sono due: o il presidente della Regione li tiene per sé oppure non può che puntare su un partito ‘piccolino’. Nello specifico su Sardegna civica fondata da Franco Cuccureddu, ma sempre con l’obbligo di indicare una donna.

L’ultimo ragionamento è sulla Pubblica istruzione, la quota Udc dell’Esecutivo: sembra pacifico che Giorgio Oppi l’abbia spuntata con Andrea Biancareddu. Il quale sarebbe il terzo gallurese della Giunta, dopo Giuseppe Fasolino, il berlusconiano già nominato alla Programmazione e dopo Sanna. Un tema, questo della rappresentanza territoriale, che sta a cuore a Solinas. Se infatti la Inzaina salta (come sembra), il governatore ha una possibilità in più per dare spazio alle province non ancora coperte. Prima fra tutte il Sassarese, ma anche l’Oristanese e il Sulcis. In quota Medio Campidano c’è invece Gianni Lampis, l’Fdi andato all’Ambiente. La Zedda e Gianni Chessa, titolare del Turismo, sono cagliaritani come il leghista Nieddu.

A complicare gli accordi nel centrodestra ci sono pure le commissioni in Consiglio regionale: i nomi vanno comunicati entro oggi al presidente Pais, cui spetta formalizzarli nella seduta di martedì pomeriggio. Sono altre sei caselle, pari ad altrettanti presidenti. Valgono nell’ennesima battaglia per il potere. Del resto l’attività legislativa passa da lì.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

LEGGI ANCHE: Salvini e l’errata profezia dei 15 minuti: la Sardegna resta con una ‘Giunta mini’

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