La campagna elettorale non è ancora cominciata, ma già tra le due donne che hanno annunciato ufficialmente il proposito di candidarsi alla guida del governo della Sardegna – Francesca Barracciu e Michela Murgia – è nata una prima, lieve e bizzarra, polemica. Che ha per oggetto le tecniche di promozione dell’immagine e, in modo specifico, la birra.
Ma andiamo con ordine. Alcuni giorni fa Francesca Barracciu ha postato sulla sua pagina Facebook alcune foto dove è ritratta in situazioni della vita quotidiana: mentre corre in campagna, mentre lava i piatti nella casa di Sorgono e mentre, nell’ultimo giorno di vacanza, beve una birra (rigorosamente “Ichnusa”) in un bar sul mare di Cala Gonone.
Le immagini hanno avuto un grosso successo: decine di like e di condivisioni. Molti commenti di tutti i generi: sarcastici, ammirati, ironici. L’europarlamentare ha negato che la pubblicazione di quelle foto così “quotidiane” sia avvenuta nel’ambito di una strategia di promozione della sua immagine. E, anzi, ha detto d’essere rimasta sorpresa per il clamore che esse hanno suscitato.
Ieri tornata sulla questione con un nuovo, enigmatico, post sul suo profilo Facebook. Questo: “Tra Risate, scherzi, pseudo analisi sociopolitiche di pseudo intellettuali della domenica e dileggi noto, con non poca soddisfazione (e ridendo molto), che anche la foto con la birra che ho postato per gioco da Cala Gonone ha sortito il cosiddetto effetto “virale” (di cui, chiedo scusa, non conoscevo l’esistenza). Sono contenta di avervi ispirato cari vecchi e nuovi politici. Indovinate chi sono?”
In parole povere, la Barracciu sostiene che qualcuno, sempre su Facebook, si è in qualche modo appropriato, imitandola, la foto con la bottiglia di birra. Ma chi sono questi “vecchi” e “nuovi” politici?
Si è subito scatenata la caccia. Uno degli amici della Barracciu azzarda un nome: “Mauro Pili?” Sbagliato. E’ la stessa eurodeputata a dirlo: “Ragazzi, acqua profonda: non è Mauro Pili”. Passa un altro po’ di tempo, ed ecco che Domenico Pinna posta nei commenti un link tratto dalla pagina Facebook di Michela Murgia. E, quasi contemporaneamente, Maurizio Concas scrive: “Pacifico ti ha copiata, ora vediamo chi sarà il prossimo”. Risposte esatte. Interviene ancora la Barracciu: “Maurizio e Domenico, Bingo!”.
Pacifico è Nazareno Pacifico, già consigliere regionale, compagno di vita della deputata del partito democratico Romina Mura. A quanto pare ha postato l’immagine di una bottiglia di birra sulla sua pagina Facebook che, però, non è pubblica. Solo gli amici possono vederla. E’ invece pubblica quella di Michela Murgia.
Ed ecco, postata ieri mattina, la foto di un bicchiere di birra e di un foglietto scritto a mano. Il testo del post della Murgia è questo: “Andare a cena in birreria con la squadra politica, chiedere il conto alla fine e vedersi recapitare questo… non ha prezzo. Anche questa è Sardegnapossibile”.
Bisogna dunque leggere il foglietto accanto al bicchiere. Non è facilissimo, ma con un po’ di attenzione ci si riesce. Ecco: “Finzas a s’indipendenzia“. Dunque è successo questo: l’altra sera Michela Murgia è andata in una birreria, di Cagliari, col suo staff politico. Alla fine ha chiesto il conto e il proprietario della birreria le ha portato quel foglio, molto probabilmente piegato per accentuare l’effetto sorpresa. La scrittrice l’ha aperto e, anziché la cifra in euro, ha trovato il messaggio indipendentista.
Poi Francesca Barracciu, o qualcuno del suo staff, ha visto il post ed è nata l’idea di fare un piccolo, indiretto, affondo polemico verso l’avversaria alle Regionali. Affondo di cui si trova traccia in un altro commento scritto dalla Barracciu per rispondere a un amico che, mentre era ancora in corso il quiz, ha chiesto un ‘aiutino’ per orientarsi: “E’ qualcuno di sinistra?”. La risposta: “Uno è di sinistra, uno non si capisce”. Dove, evidentemente, quello di sinistra è Pacifico, mentre Michela Murgia, secondo la Barracciu, “non si capisce” da che parte sta.
La “polemica della birra” farà storcere il naso a parecchie persone, perché – naturalmente – ci sono ben altri temi su cui polemizzare nella disastrata Sardegna. In realtà – a parte l’occasione frivola – da essa emerge qualche indicazione sulla futura campagna elettorale. Sarà molto diversa dalle precedenti. Accanto ai messaggi politici, all’esposizione dei programmi, l’immagine che i candidati intendono dare di se stessi avrà un peso notevole. Gli staff sono al lavoro da tempo.
N.B.
