Questa mattina è iniziato il processo ai 18 consiglieri regionali accusati di peculato per la vicenda dei fondi al Gruppo MIsto del Consiglio regionale nella precedente legislatura. Il processo ha preso avvio davanti ai giudici della prima Sezione penale del Tribunale di Cagliari.
L’inchiesta aveva coinvolto complessivamente 20 esponenti di vari partiti, ma le posizioni dell’ex senatore Silvestro Ladu (Pdl) e di Adriano Salis (Idv) sono state stralciate, tanto che per il primo si sta celebrando già il processo davanti ad un altro collegio mentre il secondo ha scelto il rito abbreviato.
A rappresentare l’accusa oggi il sostituto procuratore Marco Cocco, il magistrato che ha coordinato le indagini e che ha aperto anche un secondo fascicolo, tutt’ora in fase d’indagine, per verificare la regolarità dei fondi ai Gruppi del Consiglio regionale anche nell’attuale legislatura. La sua è stata la prima inchiesta in tutta Italia sui fondi ai Gruppi consiliari, poi seguita da altre Procure. A giudizio questa mattina Peppino Balia, Raimondo Ibba, Maria Grazia Caligaris, Raffaele Farigu e Pierangelo Masia (socialisti), ed ancora Oscar Cherchi (Pdl), Mario Floris (Uds), Giommaria Uggias (Idv, attuale europarlamentare), Salvatore Amadu (Pdl), Renato Lai (Pdl), Alberto Randazzo (Udc), Giuseppe Atzeri (Psd’az), Beniamino Scarpa (prima Psd’Az poi Pd); Carmelo Cachia (Pd), Giuseppe Giorico (Udeur), Sergio Marracini (Udc), Salvatore Serra (Sinistra Autonomista) e Vittorio Randazzo (Udc).
Per un difetto di notifica dovrà essere inviato nuovamente il decreto di rinvio a giudizio di Cachia e Cherchi, mentre il Consiglio regionale si è costituito come responsabile civile. Non si è invece costituita la Regione. Nuova udienza il 10 luglio per proseguire sulle questioni preliminari.