Attesa in Procura a Cagliari lunedì 28, Francesca Barracciu ha fatto sapere che il suo interrogatorio verrà rinviato in accordo con il Pm per consentire a lei a suoi avvocati di avere tutte le informazioni per chiarire la sua posizione. L’europarlamentare del Pd e attuale candidata del centrosinistra alle elezioni regionali del 2014, è indagata per peculato nell’ambito dell’inchiesta-bis sui fondi ai Gruppi del Consiglio regionale della passata legislatura. Completato l’esame delle carte, la Barracciu si è detta pronta a rispondere alle domande del sostituto procuratore Marco Cocco “in modo da poter fornire dimostrazione del corretto utilizzo delle risorse assegnate dalla legge ai gruppi consiliari per lo svolgimento dell’attività politico-istituzionale”.
“Attraverso i miei legali, Carlo Federico Grosso e Giuseppe Macciotta – spiega – ho comunicato la volontà di accogliere l’invito a presentarmi e di rispondere sull’utilizzo da parte mia delle risorse utilizzate. Per queste ragioni, anche al fine di poter completare la raccolta di tutte le informazioni, ricostruire al meglio le attività del periodo di riferimento e riconoscendo la necessità del professor Grosso (incaricato da un solo giorno) di poter avere il tempo necessario per approfondire i termini della questione, il sostituto procuratore ha ritenuto di rinviare la mia comparizione”. Confermando “piena serenità”, l’esponente del Pd ha assicurato che, “nel più breve tempo possibile”, comunicherà all’opinione pubblica “gli elementi essenziali che dimostrano l’assoluta correttezza dei miei comportamenti e sgomberano il campo da dubbi legittimi e deplorevoli strumentalizzazioni”.
