Fondi ai gruppi, tredici condanne e una assoluzione

Tredici condanne e una assoluzione: si è concluso così il processo che vedeva imputati quattordici consiglieri regionali, accusati di peculato nell’ambito dell’inchiesta sui fondi ai gruppi (legislatura 2004-2009). La sentenza è stata letta alle 13.05 dal presidente della prima sezione penale, Mauro Grandesso,

Tredici condanne e una assoluzione: si è concluso così il processo che vedeva imputati quattordici consiglieri regionali, accusati di peculato nell’ambito dell’inchiesta sui fondi ai gruppi relativa alla legislatura 2004-2009. La sentenza è stata letta alle 13.05 dal presidente della prima sezione penale, Mauro Grandesso, che tranne in un caso ha accolto le richieste del pm Marco Cocco.

Queste le condanne: Giuseppe Atzeri (Psd’Az, anni) 5 anni e 6 mesi; Mariolino Floris (Uds) 4 anni e 6 mesi; Maria Grazia Caligaris (Sdi-Psi) 4 anni e 6 mesi; Oscar Cherchi (Pdl) 4 anni; Sergio Marracini (Udeur) 4 anni e 6 mesi; Raffaele Farigu (Nuovo Psi) 2 anni e 2 mesi; Carmelo Cachìa (Udeur) 3 anni e 10 mesi; Tore Serra (Comunisti italiani) 3 anni e 10 mesi; Alberto Randazzo (Pdl) 3 anni; Vittorio Randazzo (Udc) 3 anni; Tore Amadu (Pdl) 2 anni e 2 mesi; Raimondo Ibba (Sdi-Psi) 2 anni e 2 mesi; Pierangelo Masia (Sdi-Psi) 2 anni e 2 mesi.

Giommaria Uggias (Idv) è stato invece assolto perché “il fatto non costituisce reato”: lo scorso febbraio l’ex esponente della massima assemblea sarda aveva restituito i 32mila euro che la Procura gli contestava. Non che questo elemento, di per sé, possa valere la cancellazione del peculato. Ma unito ad altre ragioni, che si conosceranno solo tra novanta giorni quando verranno depositate le motivazioni della sentenza, si capirà perché Uggias è riuscito a uscire indenne dal processo rispetto agli altri ex colleghi.

Il collegio (giudici a latere Silvia Badas e Giorgio Cannas) ha anche deciso l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per Giuseppe Atzeri, Maria Grazia Caligaris, Alberto Randazzo, Vittorio Randazzo, Sergio Marracini, Carmelo Cachìa, Raffaele Farigu e Tore Serra. Questa pena accessoria, tuttavia, produce effetti solo al terzo e ultimo grado di giudizio, nel caso in cui venga confermata. L’interdizione dai pubblici uffici, ma per una durata pari alla pena, è stata decisa per Mondino Ibba, Pierangelo Masia e Tore Amadu. Ancora: Atzeri, il grande accusato di questo processo, è stato assolto dai reati di mobbing, abusi e maltrattamenti.

Dopo le condanne di oggi scatta la legge Severino per i consiglieri ancora in carica: non appena il provvedimento verrà notificato alla presidenza dell’Assemblea regionale, decadono dall’incarico Alberto Randazzo, Mariolino Floris e Oscar Cherchi (tecnicamente è una sospensione che la stessa durata della pena). In aula, alla lettura della sentenza, era presenti solo quattro imputati su quattordici: Uggias (l’unico assolto), Masia, Ibba e Cachìa. Assente anche la super teste dei fondi ai gruppi, Ornella Piredda, che nel 2008 presentò l’esposto in Procura denunciando spese illecite in Consiglio regionale. Nei giorni scorsi l’ex funzionaria della massima assemblea sarda aveva lanciato un appello su Facebook, chiedendo agli amici di recarsi oggi in tribunale perché ci sarebbe stata la sentenza.

Nel 2009, quando scatto l’indagine della Procura di Cagliari, furono venti gli avvisi di garanzia emessi. Di questi tre erano già stati condannati tra il 2014 e il 2016. Così Adriano Salis (Idv), Silvestro Ladu (Fortza Paris) e Beniamino Scarpa (Psd’Az). Per Peppino Balìa (Sdi-Psi) e Renato Lai (Udeur) arrivò invece l’assoluzione. Pino Giorico, invece, è deceduto nel 2014.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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