Giunta e maggioranza lavorano a un emendamento sulla riduzione dell’Irap per imprese ed enti locali, dopo l’ultimatum delle opposizioni in Consiglio regionale: “o arriva una proposta per poter riscrivere insieme la nostra o siamo pronti a fare ostruzionismo in Aula”. La prima giornata di discussione sull’articolo 1 della Finanziaria 2013 si ferma in serata per cercare di trovare quella copertura finanziaria che garantirebbe di liberare dai 200 ai 500 milioni di euro da destinare alle opere immediatamente cantierabili, all’efficientamento energetico e all’edilizia scolastica.
Entro domani alle 10.30, quando riprenderanno i lavori dell’Aula, il centrodestra dovrebbe presentare la propria formulazione di emendamento all’articolo 1 sull’Irap, che dovrà poi essere valutato dal centrosinistra prima di arrivare ad una vera e propria intesa, che ad oggi sembra in salita. Nel frattempo le opposizioni hanno attaccato Giunta e maggioranza su due questioni: lo sforamento del Patto di stabilità e il trasferimento delle risorse del Fondo unico agli enti locali, fuori dai vincoli dello stesso Patto. Secondo il vice presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini (Pd), la proposta di sforamento “evidenzia che c’é un problema di cassa e di gestione delle risorse, mentre il bilancio non è disastroso”. “L’articolo 1 è il cuore della Manovra – spiega Gian Valerio Sanna (Pd) – e la proposta di superare i limiti del Patto potrebbe produrre un doppio danno, da un lato bloccando la contrazione di mutui e dall’altro portando con sé delle sanzioni”.
Per Daniele Cocco (capogruppo Sel) occorre un’immediata risposta alla proposta delle opposizioni, per Efisio Arbau (La Base-Misto) è urgente “effettuare una revisione della spesa e dello stato dei residui”. Per la maggioranza Pietro Pillias (Pdl) conferma che si sta lavorando per trovare la copertura finanziaria necessaria per definire una proposta unitaria del centrodestra a favore del taglio dell’Irap, mentre l’assessore del Bilancio, Alessandra Zedda, ha replicato alle opposizioni spiegando che l’eventuale sforamento del Patto di stabilità comporterà l’impossibilità di contrarre mutui a partire dal prossimo anno.
