Finanziaria, Pd: “Manovra demagogica. Ridurre Irap e tagliare spese inutili”

Il Pd definisce la manovra Finanziaria 2013 “schizofrenica, cinica e demagogica” e lancia alcune proposte per modificarla: analisi delle spese, pulizia del bilancio con l’azzeramento delle uscite inutili o superflue accanto ad una serie di proposte, ad iniziare dalla riduzione dal 3 allo 0,5% dell’Irap per le imprese già esistenti e azzeramento per le nuove, ma anche rimpinguare il budget dell’Assessorato dei Lavori Pubblici per pagare le imprese per i lavori già realizzati. Sono queste le proposte del Pd per modificare la Finanziaria 2013, definita “schizzofrenica, cinica e demagogica”.

Il Pd ha sottolineato la bocciatura della manovra da parte di associazioni e parti sociali ascoltate in Commissione Bilancio e ribadito la disponibilità ad esaminare il disegno di legge collegato, ma ha bollato come “elettoralistiche” le scelte, “fatte in solitudine o da pochi estensori e per questo criticate anche da parte della maggioranza di centrodestra”. In particolare non piacciono le proposte sulla revisione unilaterale del Patto di stabilità e i circa 500 interventi prioritari inseriti nella tabella F che riguardano tutte quelle spese che saranno possibili solo in caso di sforamento del Patto, in assenza dell’accordo con il Governo sui nuovi limiti di spesa adeguati alle maggiori entrate regionali.

“La riscrittura unilaterale del Patto viene vista come la panacea di tutti i mali della Sardegna – ha spiegato il capogruppo dei democratici, Giampaolo Diana – ad oggi, però, non si capisce quante siano le risorse, non ci sono priorità e si naviga a vista. Anzi il rischio è che con l’annunciata cancellazione della Tabella F si apra la guerra tra gli Assessorati per spartirsi le risorse. E’ una Manovra che va riscritta di sana pianta e si deve avviare un confronto serio con lo Stato per rimodulare Patto e stabilire le priorità. Fa rabbia che il presidente della Regione utilizzi cinicamente la disperazione della gente illudendola”.

Secondo il vicepresidente della Commissione Bilancio, Franco Sabatini, “é un bilancio allo sfascio che deve allarmarci e inquietarci. Per la prima volta quest’anno il vincolo pagamenti é inferiore alle spese obbligatorie, è reale il rischio di non poter pagare gli stipendi. In questi mesi di esercizio provvisorio – ha aggiunto – gli Assessorati hanno speso come voluto senza dare priorità alle spese obbligatorie e ci siamo mangiati un miliardo e ci rimane solo 1,5 mld e siamo ai primi tre mesi di esercizio”.

Gian Valerio Sanna ha proposto di ridurre l’Irap: “oggi incassiamo 625 milioni di gettito, soldi che non possiamo spendere a causa del Patto di stabilità e quindi tanto vale non incassarla prevedendo un taglio nel bilancio di mezzo miliardo offrendo un vantaggio immediato per le imprese, magari per qualche piccolo investimento. Le minori entrate si possono compensare con la compressione di spese inutili”. Infine, secondo Giuseppe Cuccu, “il vincolo del Patto di stabilità sta diventando anche un alibi e si rinuncia a operare sull’altro versante, quello della contrattazione con lo Stato. Occorre rivedere l’articolo 4 della Finanziaria, un bancomat vuoto con cui si strizza l’occhio agli amici degli amici mentre il sistema
Sardegna è al collasso”.

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