Finanziaria in aula dopo Pasqua. Opposizioni all’attacco: “Solo slogan”

Slitta a dopo Pasqua l’esame in Aula della legge Finanziaria 2013, il disegno di legge sul quarto e ultimo mese di esercizio provvisorio approda in Aula venerdi 22 marzo. Le opposizioni, nel frattempo, continuano ad attaccare la Giunta sulla Manovra 2013. Luciano Uras, capogruppo di Sel, parla di “tragicommedia della Finanziaria. Una manovra in cui si annunciano, secondo i più tradizionali metodi propagandistici, provvedimenti ‘slogan’, ultimo colpo di teatro di un presidente politicamente in agonia. Nessun richiamo alle vere emergenze dell’Isola e nessun cenno alla necessità di garantire risorse agli Enti locali”.

Forti critiche anche ai singoli provvedimenti annunciati da Cappellacci come il reddito di comunità (“ecco come ridurre uno strumento serio di contrasto alla povertà a puro strumento elettorale”, commenta Uras), o l’utilizzo della moneta virtuale Sardex (“una banconata ‘buono pasto’ scippando la funzione di sostegno ai cittadini bisognosi dalle competenze dei Comuni”) e la restituzione dell’Imu (“E con quali risorse? Come? Perché il rimborso non lo deve fare chi ha preso i soldi, cioé lo Stato?”).

Uras promette di dare battaglia: ” Occorre approvare al più presto una manovra finanziaria snella, immediatamente spendibile, che garantisca il fondo agli Enti locali, gli interventi destinati alle persone in stato di bisogno, il welfare regionale e risorse al sistema delle imprese per tentare di reggere e superare l’urto della pesante crisi economica in atto”.

“Nulla vieta -conclude Uras –  che appena insediato il nuovo Governo, riprenda vigore la vertenza Sardegna, a partire dalla ridefinizione del patto di stabilità e della piena attuazione del nuovo regime di entrate: su questi obiettivi lavoreremo per intese comuni”. E sulla manovra è intervenuto anche il capogruppo dell’Idv Adriano Salis: “Il nostro primo atto in commissione Bilancio, appena inizierà la discussione sulla manovra finanziaria, sarà la cancellazione degli odiosi e inaccettabili tagli ai finanziamenti ai Comuni decisi dalla Giunta regionale”. “Pensare di poter finanziare operazioni demagogiche ed elettoralistiche, quali i contributi ai disoccupati in Sardex o la restituzione dell’Imu, con il taglio di 50 milioni dai trasferimenti a Comuni e Province è un insulto all’autonomia degli Enti Locali e ai bisogni dei cittadini – attacca l’esponente dell’opposizione – un blocco ulteriore della spesa regionale e un imbroglio da ‘gioco delle tre carte’. Ci prepariamo ad una dura battaglia in Commissione”.

 

 

 

 

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