Finanziaria bocciata da Cgil e Cisl. E Tore Cherchi denuncia: “Bloccati 480 milioni per gli enti locali”

La Cisl boccia la proposta di Finanziaria 2013 della Regione. Il sindacato ha presentato in Commissione Bilancio un decalogo che spiega perché la Manovra sia “del tutto inadeguata”: “arriva con un enorme ritardo e porterà a un incremento ulteriore dei residui”. Il documento è stato presentato stamattina all’organismo consiliare presieduto da Pietro Fois (Riformatori), che ha anticipato l’audizione delle parti sociali a questa mattina. Domani prevista l’audizione delle associazioni di categoria che fanno parte di Rete Imprese Italia.

Secondo il segretario generale della Cisl sarda, Mario Medde, la Finanziaria così come è stata trasmessa dalla Giunta “non presenta una risposta straordinaria all’eccezionalità della crisi economica e sociale, mentre la capacità di spesa è vanificata dall’efficienza della Regione e dagli insuperati vincoli del patto di stabilità”. Medde sottolinea anche il taglio ai comuni per il fondo unico e i cantieri comunali (“da 39 a 5 milioni”) e “l’insufficienza” della dotazione del fondo per il contrasto alle povertà e per la non autosufficienza. E poi “l’inconsistenza del Piano per il lavoro e ‘l’assenza di qualsiasi intervento per promuovere il rilancio delle attività manifatturiere dell’Isola”. Bocciata anche la proposta di rimborso Imu (“riduttiva nell’entità delle risorse e macchinosa nei meccanismi individuati”).

La manovra non piace neanche alla Cgil che la ritiene “per certi versi inefficace e per altri persino pericolosa, come quando si vanno a riscrivere unilateralmente i tetti di spesa sul patto di stabilità”. “Va completamente riscritta – spiega il segretario regionale Michele Carrus al termine dell’audizione in commissione Bilancio – perché è solo evidente la volontà di ‘finanziare’ la campagna elettorale con una chiara impostazione propagandistica che non serve ai bisogni della Sardegna”. Carrus spiega che la Cgil ha avanzato due proposte per rivedere la Manovra: “affrontare alcuni temi fondamentali quali il lavoro e la lotta alle povertà, puntando anche ad investimenti in conto occupazione e rilanciare le opere pubbliche attraverso i comuni e gli enti locali magari istituendo un fondo unico che eviti i limiti di spesa del patto che viene oggi calcolato due volte”. Nel frattempo in Commissione Agricoltura il parere positivo alla manovra è arrivato, secondo quanto appreso, solo grazie al voto – che vale doppio – del presidente della commissione Paolo Terzo Sanna, dopo l’astensione dei Riformatori e Sardisti.

Anche il Presidente della Provincia di Carbonia Iglesias Tore Cherchi è intervenuto oggi sulla manovra. “Sulla Finanziaria regionale non si sta raccontando tutto ai sardi e neppure agli amministratori locali: tra le pieghe del bilancio si è scoperto che nei 1,2 miliardi di euro sterilizzati in attesa della revisione del patto di stabilità, ci sono anche 448 milioni dei 580 del Fondo unico agli Enti locali. Ci sono anche altri 68 milioni di euro che vengono presi in ostaggio e che appartengono alla finanza degli enti locali altro che Sardex o restituzione dell’Imu”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share