Finanziaria, attesa per il voto in Aula. Piccoli tagli alla pubblicità istituzionale

Si riparla di cassa integrazione e mobilità in deroga in Consiglio regionale, dove si è arrivati alle battute finali della discussione sulla Manovra Finanziaria. Oggi in Aula è atteso il voto sul Bilancio 2013, che chiude l’esame del documento finanziario con un ritardo di oltre quattro mesi. A tenere banco, oltre alla cig, anche le risorse per la pubblicità istituzionale e quelle nella disponibilità diretta del governatore: il Pd ha presentato tre emendamenti chiedendo il voto segreto, il primo è passato gli altri due no.

Pubblicità istituzionale, piccoli tagli. Ed è subito arrivato un segnale alla Giunta: il Consiglio, con 37 voti favorevoli e 34 contrari, ha tolto 180 mila euro alla pubblicità istituzionale, che ora può contare su 1,2 milioni. Dopo una breve interruzione sollecitata dal capogruppo del Pdl Pietro Pittalis, la maggioranza si è ricompattata bocciando il secondo emendamento con un taglio da 300 mila euro, anche se ha rischiato un nuovo tonfo con il terzo da 900 mila euro (35 voti a favore e altrettanti contrari).

Cassa integrazione. Sulla cig è intervenuto il capogruppo del Pd. “Ieri – ha detto Giampaolo Diana – si è fatto un lavoro importante per reperire le risorse ed è prevalsa, seppure da convinzioni opposte, la necessità di farci carico di alcuni problemi reali. Noi abbiamo verificato la possibilità di recuperare almeno 70 milioni, visto che il Governo sarebbe in difficoltà perché non ci sono le disponibilità finanziarie per tutta la copertura. Non ci possiamo limitare ai 30 milioni recuperati con il lavoro di tutti – ribadisce l’esponente dell’opposizione – Non ci possiamo rendere responsabili di alimentare tensioni sociali”. “La Giunta e la maggioranza non hanno mai fatto mancare la propria disponibilità su questa materia – ha replicato l’assessore della Programmazione Alessandra Zedda – Sull’ulteriore stanziamento di risorse ci sarà un approfondimento che faremo nei prossimi mesi anche in attesa delle risposte che arriveranno dal Governo, magari utilizzando quote di residui perenti in un percorso virtuoso”.

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