Basta con la fabbrica delle bombe. E via alla riconversione dello stabilimento di Domusnovas. L’appello degli eco-pacifisti questa volta si rivolge alla nuova Giunta e al Consiglio regionale che attende ancora il via ufficiale.
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Teatro dell’ennesimo presidio è stato simbolicamente il piazzale davanti al palazzo della Regione di viale Trento. “Non facciamo sconti a nessuno – ha spiegato Angelo Cremone – ma cominciamo subito col dire che non siamo d’accordo con il nucleare. Noi vogliamo per la Sardegna uno sviluppo compatibile con il suo ambiente e con le sue bellezze. Per quanto riguarda la fabbrica delle bombe, noi continueremo sempre a dire no”.
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E infatti in piazza Sorcinelli sono stati sistemati striscioni e cartelli già visti nei precedenti sit-in davanti alla Regione, a Montecitorio e all’ambasciata dell’Arabia Saudita. Il messaggio che sintetizza tutto è “no al massacro nello Yemen“. Concetti ribadito da Ennio Cabiddu, sempre di Sardegna Pulita: “Noi abbiamo proposte sensate per la riconversione dello stabilimento. Ma non solo, anche per l’energia e l’agroalimentare”.