Ex miniera di Montevecchio, il Comitato dei cittadini denuncia il Comune

Non si placano le polemiche a Guspini. “Il Comitato Cittadini indignati denuncerà l’amministrazione comunale alla Procura per le modalità con cui ha istruito l’appalto per la gestione delle visite nel sito museale di Montevecchio“, rivela l’ex sindaco Francesco Marras. Intanto, è già stata sporta denuncia all’Autorità per la vigilanza sugli appalti pubblici.

Questo il fatto: il 31 maggio 2013 il Comune di Guspini indice la gara d’appalto per l’affidamento del servizio di gestione e fruizione dell’area di Montevecchio, per un importo complessivo di 34.240 euro (Iva esclusa). A sentire il Comitato, i criteri del bando sono stati modificati, cambiando la gara da aperta a ‘chiusa’. Sta di fatto che una sola società ha fatto pervenire la sua offerta, e questo per i cittadini è un elemento sospetto. I lavori, comunque, se li è aggiudicati la Lugori srl di Cagliari.

La gara – sostiene l’ex sindaco Marras – è irregolare per almeno due motivi. In primo luogo, il bando è stato pubblicato appena 21 giorni prima dell’apertura delle buste, mentre la normativa stabilisce che venga reso pubblico con almeno 52 giorni d’anticipo. Inoltre, la gara viene istruita in maniera tale che possano partecipare solo i soggetti che abbiano svolto nell’ultimo triennio servizi analoghi a quelli oggetto dell’appalto, per un fatturato riferito ai tre anni precedenti non inferiore a 34.240 euro”. I criteri che fissano, senza congrua motivazione, limiti di accesso al fatturato aziendale sono infatti illegittimi. A stabilirlo è la Legge 135 del 2012. E nel bando non c’è traccia di congrue motivazioni”, sottolinea ancora Marras.

Ma c’è di più. E lo spiega ancora l’ex primo cittadino: “Nel richiedere un fatturato derivato dallo specifico oggetto del bando, piuttosto che l’intero fatturato aziendale, si restringe ulteriormente la cerchia dei possibili partecipanti“.

Insomma, a sentire Marras e il Comitato, “il Comune non ha rispettato la procedura“. Di certo, la Lugori srl di Cagliari si era già aggiudicata la gestione dell’ex borgo minerario nel 2011. Allora il sindaco era Rossella Pinna che decise di voltare pagina nella gestione di Montevecchio, passando da un modello a costo zero per il Comune a quello più oneroso oggi in vigore.

“A farne le spese – continua Marras – è stata la Promoserapis, una società in grado di sostenersi con la sola vendita dei biglietti e di offrire un servizio di qualità, senza alcun finanziamento comunale”. Nel gennaio 2013 la Promoserapis inviò una lettera al Comune di Guspini, “proponendo la gestione dei siti culturali a costo zero”, va avanti l’ex sindaco. Successe che la società “ottenne in risposta una lettera con la quale si annunciava l’imminente appalto, a cui la Promoserapis avrebbe potuto partecipare. Ma solo se il Comune avesse scelto criteri meno restrittivi”.

Per Marras “il modello attuale di gestione non funziona, visto che quest’anno hanno visitato il borgo minerario in 5.000, contro i 15.000 dell’anno precedente. E ci sono anche altre pecche: al posto degli operatori, la Lugori preferisce servirsi di stagisti e tirocinanti, come è accaduto nella precedente gestione”.

Piero Loi

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