Europee, ultimi giorni prima del voto. Candidati sardi alla prova dei numeri

Diciotto candidati, otto posti disponibili e la certezza di dover fare i conti con i numeri. Inizia sotto questa stella l’ultima settimana di campagna elettorale per gli aspiranti parlamentari europei sardi, che si dovranno contendere un seggio a Strasburgo con i candidati della Sicilia. Si vota domenica, dalle 7 alle 23, per eleggere i settantasei eurodeputati che rappresenteranno l’Italia al Parlamento europeo. La Sardegna fa parte del collegio insulare assieme alla Sicilia che può contare su una popolazione nettamente superiore. Per questo motivo, alcuni partiti hanno scelto di candidare soltanto un rappresentante sardo nelle liste e cercare di incanalare tutti i voti di lista provenienti dalla Sardegna su un’unica persona. Tra gli eurodeputati uscenti, soltanto Salvatore Cicu, candidato nelle liste di Forza Italia, ha scelto di riprovare la corsa verso l’Europa, mentre l’ex grillina Giulia Moi (espulsa dal Movimento) e l’esponente del Partito democratico, Renato Soru, hanno rinunciato alla corsa.

La prima lista nell’elenco ufficiale del ministero dell’Interno è quella di Fratelli d’Italia che ha deciso di candidare Antonella Zedda, dirigente del partito. Una sola scelta anche per il Partito democratico che punta sul sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, mentre sono due i candidati di Forza Italia: l’uscente Salvatore Cicu e l’ex consigliera regionale, Gabriella Greco (il capolista è Silvio Berlusconi). Sonia Pilli e Massimiliano Piu correranno con la Lega, alla prima prova delle urne dopo le elezioni regionali; due sono i sardi nella lista del Movimento 5 stelle dove in corsa ci sono Alessandra Todde (capolista scelta direttamente da Luigi Di Maio) e Donato Forcillo, passato attraverso le consultazioni online. Pietrina Putzolu è la candidata di +Europa – Italia in Comune, Egidio Trainito, padovano ma residente a in Gallura dal 1985, è stato scelto da Europa Verde. I Popolari per l’Italia hanno scelto Francesco Casula, mentre Maria Daniela Paglietti sarà la candidata del Popolo della Famiglia. Un solo candidato anche per il Partito Comunista che in Sardegna ha scelto Giuseppe Salvatore Doneddu; Omar Tocco e Maria Cristina Ibba sono in corsa per La Sinistra. Con tre candidature è la lista di Casapound ad avere il maggior numero di sardi in corsa e sono Francesca Caria, Giuliana Pinna e Luca Virdis.

Come capita in qualsiasi elezione politica, anche per le Europee l’occasione è riuscire a testare l’indice di gradimento nei confronti dell’elettorato. Resta da capire se in questi due mesi il governo regionale di centrodestra è riuscito già a lanciare i primi segnali all’elettorato, visto che l’attività legislativa (almeno quella del Consiglio regionale) di fatto non è ancora cominciata. La Lega, priva degli alleati del Psd’Az all’interno delle liste, cercherà di confermare e nel caso migliorare il risultato ottenuto alle ultime regionali, quando con oltre l’undici per cento di preferenze ha ottenuto la palma di primo partito della coalizione. L’assenza dei sardisti è figlia di una serie di eventi che non hanno permesso di fare una ricognizione su eventuali candidature dei Quattro mori all’interno delle liste del Carroccio, almeno così fanno sapere dai rispettivi partiti. Innanzitutto l’equilibro con i candidati della Sicilia visto che a parte Salvini che compare come capolista, gli equilibri numerici hanno dato alla Sardegna la possibilità di esprimere due candidati su otto. Ma c’è anche un altro aspetto e riguarda l’accavallamento di contingenze politiche che hanno investito la politica sarda. Infatti, sia le trattative per la formazione della Giunta sia la scelta dei candidati per le elezioni amministrative, hanno portato da un lato la Lega a procedere autonomamente con le candidature (considerata anche l’abbinata con la Sicilia) e dall’altro i vertici del Psd’Az a non concentrarsi eccessivamente su questo appuntamento elettorale.

C’è attesa anche in casa Pd visto che le ultime elezioni regionali hanno riservato una sorpresa ai dem risultati il partito più votato in Sardegna, nonostante la sconfitta del centrosinistra. La scelta di puntare su Andrea Soddu come unico candidato sardo ha l’obiettivo di portare tutti gli elettori del Partito democratico verso un’unica scelta. Non soltanto il Pd o la Lega guardano con interesse ai risultati di queste elezioni perché nel centrodestra ci sono in gioco equilibri di forze anche tra gli altri partiti. Forza Italia ha capolista in Sardegna il leader del partito, Silvio Berlusconi, che potrebbe risvegliare l’entusiasmo degli elettori azzurri della prima ora, quelli legati alla figura dell’ex presidente del Consiglio. Attesa anche per Fratelli d’Italia che, così come accade in Forza Italia, sta tentando di riportare la Lega nel centrodestra e staccare la spina al governo giallo-verde.

Test importante anche per il Movimento 5 stelle, impegnato a spegnere i fuochi che si accendono tra una parte degli attivisti, sempre meno entusiasta del rapporto con il Carroccio alla guida del Paese. Il risultato delle Regionali ha lasciato l’amaro in bocca al popolo pentastellato, nonostante l’elezione di sei consiglieri regionali. La rinuncia alla corsa nelle amministrative di Cagliari è un altro duro colpo per il Movimento che spera, dopo la vittoria alle politiche (con nove collegi uninominali su nove vinti e oltre il 40 per cento delle preferenze) di riportare l’M5S a percentuali più alte.

M. S.

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