Entrate, il ministro Boccia da Solinas: “Troppi contenziosi, subito le risorse”

Dopo la sigla, giovedì scorso al ministero degli Affari regionali, dell’accordo Stato-Regione da 2,1 miliardi di euro che entreranno nelle casse della Sardegna tra il 2020 e il 2033, il ministro Francesco Boccia è arrivato in Sardegna per un incontro con il presidente della Giunta, Christian Solinas. L’esponente del governo e il governatore hanno annunciato che sarà nominata una commissione paritetica per l’attuazione dell’accordo. Il ministro Boccia ha assicurato che uno degli obiettivi del Governo è quello di ridurre i contenziosi tra Stato e Regioni e che si era trovato costretto a impugnare la legge della Regione Sardegna: “È stata la prima volta che ho impugnato una legge controvoglia: non avevamo ragione, ma se non l’avessi impugnata avremmo creato una voragine nel bilancio dello Stato”. Ha poi rivelato di aver chiamato il presidente Solinas proprio durante quella riunione del Consiglio dei ministri per avvisarlo che stavano impugnando, “ma c’era l’impegno del Governo per accelerare la mediazione che è stata sottoscritta la settimana scorsa”.

“Abbiamo trasformato la Consulta in un Tar: ho ereditato circa 120 leggi regionali impugnate all’anno, una patologia non più tollerabile – ha spiegato Boccia durante la conferenza stampa con i giornalisti dopo l’incontro con Solinas -. Quando si finisce davanti alla Corte Costituzionale si fa un danno ai cittadini e alle imprese. Siamo al lavoro con i tecnici del ministero per pubblicare entro fine anno una tavola in cui apparirà chiaro quali sono le Regioni virtuose e quelle meno”, ha poi annunciato. “Essere virtuosi non dipende da quante leggi sono state impugnate, ma da come sono finite le controversie davanti alla Consulta – ha spiegato – pubblicheremo l’elenco per dare ai cittadini un quadro chiaro, anche perché ho notato che quando si avvicinano le campagne elettorali aumenta il numero di leggi ‘creative’, che poco c’entrano con la Costituzione e che parlano più alla pancia degli elettori, e quasi sempre finiscono impugnate e stoppate dalla Consulta”. “Il mio obiettivo – ha ribadito Boccia – è rafforzare il rapporto tra lo Stato e le Regioni nella fase del processo legislativo, in questo modo si evita il 50 per cento dei contenziosi. Rafforzeremo molto questa fase preventiva”.

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Le risorse previste nell’accordo sono certe e subito disponibili, assicura il ministro: “Il miliardo e 428 milioni sono lì, ovviamente sono spalmati negli anni e saranno liquidati anno per anno, così come previsto nell’accordo. Sono risorse che diventano esigibili nel momento in cui il Parlamento approverà l’emendamento che il Governo stesso presenterà – spiega il titolare degli Affari regionali -. È di fatto la garanzia sulla esecutività dell’accordo. Ovviamente l’emendamento sarà presentato nel momento in cui saranno ritirati i contenziosi e i ricorsi dalla Regione Sardegna”.

Il presidente Christian Solinas ha rimarcato l’importanza della nomina della Commissione paritetica. “Utilizzeremo lo strumento delle norme di attuazione più spesso del passato – ha sottolineato -. La Sardegna le ha usate sempre meno di altre Regioni speciali come Trentino e Val d’Aosta”. Per il presidente le norme di attuazione “servono per rilanciare con forza il tema della specialità e rivendicarne le ragioni geografiche storiche ed economiche della Sardegna. Poi l’annuncio di un grande piano straordinario di interventi per spendere i soldi che arriveranno. A partire dalla necessita di avere l’alta velocità nell’Isola nei trasporti ferroviari per i quali il ministro ha annunciato di predisporre un piano.

Marzia Piga

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