Elmas, incentivo all’emigrazione. Regione in campo, attacchi degli indipendentisti

Milleduecento euro per chi vuole andare all’estero a cercare un lavoro. Un aiuto che comprende corso di inglese, biglietto aereo e soldi per le spese dei primi giorni. È il progetto, emblematicamente chiamato “Adesso parto”, del Comune di Elmas (Cagliari). A disposizione ci sono 12 mila euro che accontenteranno dieci candidati alla partenza. Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale del centro a pochi chilometri da Cagliari, c’è anche la possibilità di un ritorno. “Il progetto – si legge nella delibera – intende sostenere chi vuole fare un’esperienza di lavoro all’estero al fine di formarsi professionalmente e mantenere anche l’opportunità di tornare in Italia con una professionalità ben definita”. Ma le polemiche non mancano. “Questa iniziativa di cattivo gusto – protesta ‘A manca pro s’indipendentzia’ – rende palese, se ancora ce ne fosse bisogno, l’inconsistenza politica dei partiti che oggi governano molte nostre comunità e la Regione”. All’attacco anche il Movimento sociale sardo-Destra regionale: chiede un passo indietro alla Giunta di Elmas.

Interviene anche la Regione: “L’urgenza di interventi che diano risposte al bisogno di lavoro della popolazione è chiara a tutti, e iniziative come questa la rendono ancora più evidente- si legge in una nota-. Piuttosto che chiederci se alcuni limitati interventi siano giusti o meno, la Regione lavora perché il biglietto di andata che l’amministrazione di Elmas offre ai propri cittadini possa diventare presto un biglietto di ritorno. Dal programma Garanzia giovani (entro l’anno corsi e tirocini) agli investimenti nell’edilizia scolastica, sino all’impegno nell’attrazione di imprenditori seri e di investimenti dall’estero, questa giunta investe quotidianamente tutte le energie per far nascere al più presto, nel territorio regionale, concrete opportunità di lavoro stabile”. Ma il sindaco di Elmas, Valter Piscedda (che è anche consigliere regionale del Pd), chiarisce: “Il testo del progetto parla chiaro, non stiamo certo dando un incentivo a lasciare la Sardegna, ma si tratta di una opportunità in più che vogliamo dare a chi vuole lavorare. Un’iniziativa, sia chiaro, che rientra nell’ambito di una serie di iniziative del Comune come quella dei tirocini formativi. Le richieste di occupazione, lo assicuro, sono tantissime. E i soldi del Comune sono anche i soldi di chi chiede una mano all’amministrazione”.

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