Doppia preferenza di genere, comitato donne annuncia ricorso al Tar

Sulla doppia preferenza di genere il Coordinamento donne per la democrazia paritaria e partecipata torna all’attacco. “O il Consiglio regionale approva subito una delle cinque proposte depositate dai vari gruppi, o daremo battaglia“. In un documento presentato stamani a Cagliari, e letto da Bruna Biondo del Coordinamento, la ‘rete’ delle donne annuncia un ricorso al Tar sulla legge elettorale regionale, presidi sotto il palazzo in concomitanza con i lavori del Consiglio, una marcia per le vie di Cagliari e nella principali città sarde, se non si arriva ad un riequilibrio tra uomini e donne nel governo della cosa pubblica.

“Dopo la seconda bocciatura in aula con voto segreto da parte di un largo e trasversale schieramento, arriva dal Coordinamento un forte richiamo alla politica e alle istituzioni sarde sulla necessità di un’approvazione immediata”, ha sottolineato Elena Burrai, portavoce del Coordinamento di cui fanno parte donne di diversa estrazione sociale e differenti schieramenti, associazioni e organismi istituzionali. In caso contrario hanno già pronto un intenso piano di azione ben articolato. “Nel caso in cui il Governatore si dimetta anzitempo, rendendo vano il ricorso al Tar e ritornando alle urne con la vecchia Legge elettorale – aggiunge Burrai – chiederemo ai candidati governatori di impegnarsi pubblicamente ad introdurre almeno il principio dell’alternanza uomo-donna nelle liste e sui temi riguardanti la parità che da anni rivendichiamo. La rete darà indicazione agli elettori, di votare solo le liste ‘virtuose’, che contengano almeno l’alternanza uomo donna”. Nel documento si chiede anche un forte impegno ai candidati/candidate alla Presidenza della Regione di formare, in caso di vittoria una Giunta paritaria, e politiche e strategie per favorire l’ingresso delle donne nelle istituzioni.

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