Dopo trent’anni Carta lascia il Psd’Az: “Partito alla deriva, me ne vado”

Dopo trent’anni Angelo Carta dice addio il Psd’Az. È stato lo stesso consigliere regionale sardista – ex sindaco di Dorgali ed ex assessore ai Trasporti – ad annunciarlo all’Aula. “Viste le scelte del partito – ha spiegato nella seduta odierna – ho ritenuto di lasciare dopo averlo comunicato al segretario e al presidente”. Quindi l’ingresso nel gruppo Misto della massima assemblea sarda.

La decisione ufficializzata oggi mette fine un rapporto col Psd’Az diventato difficile da giugno, quando Carta, sempre in Consiglio, aveva criticato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, alleato dei Quattro Mori dall’inizio del 2018. In seguito a quella contestazione legata al caso della nave Aquarius, il segretario Christian Solinas, da novembre candidato dalla presidente della Regione in quota centrodestra, aveva annunciato l’espulsione. Solinas aveva parlato di “oggettiva incompatibilità della permanenza tra gli iscritti dell’ex sindaco di Dorgali”, comunicando contestualmente la decisione di “non rinnovargli la tessera per l’anno 2018”.

Oggi però Carta sostiene di “non essere mai stato espulso”. Anzi è lui, adesso, a lasciare il partito. “Ormai alla deriva – ha proseguito a margine della seduta – rispetto a ideali, valori e programmi. Dopo cento anni ogni sardo prova una certa simpatia per i Quattro mori, per questo dico che è stato violato un patrimonio di tutto il popolo sardo”. Carta ha anche chiarito che “non c’entra nulla l’alleanza con la Lega di Salvini: me ne vado per il modo complessivo con cui si è gestito il Psd’Az in questi ultimi tempi, dopo tre anni senza tessere e con le federazioni commissariate”.

Il consigliere regionale, sempre rivolgendosi all’Assemblea, ha sottolineato ancora: “La scelta è stata fatta in totale solitudine, senza confronto. La Lega – ha osservato Carta – si è manifestata, soprattutto dopo l’ingresso al Governo, con scelte per nulla coerenti con gli ideali del Psd’Az. E parlo di accoglienza ed Europa”. L’ex sardista ha poi ricordato che “entro l’anno il Parlamento voterà una legge per conferire più autonomia a Veneto, Emilia Romagna e Lombardia: queste Regioni godranno di una specialità maggiore rispetto a quella sarda. Mi chiedo se il rappresentante del Psd’Az la voterà. Mi chiedo se Solinas impugnerà questa legge, nel caso in cui dovesse vincere le elezioni regione del prossimo anno”. Carta ha chiuso il proprio intervento spiegando che non si ricandiderà per un posto in Consiglio. “Non correrò con alcuna lista, ma non starò certo con le mani in mano. Mi guardo attorno per decidere chi sostenere in campagna elettorale e se c’è una buona proposta io la voto. Credevo che il centrodestra avesse la vittoria in mano, ma con Solinas candidato il risultato è in gioco”.

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