Dopo due giorni di burrasca, Columbu eletto presidente del Psd’Az

Giovanni Columbu, regista, segretario uscente, è il nuovo presidente nazionale del Partito sardo d’Azione. E’ stato eletto ieri sera ad Arborea a conclusione del 33° congresso. Un congresso che lo stesso neopresidente ha definito “burrascoso”. In effetti ci sono stati momenti di altissima tensione, al limite dello scontro fisico. Anche se, alla fine, i delegati hanno recuperato il fair play in nome dell’unità del partito.

La battaglia sulle regole è stato uno degli elementi caratterizzanti questo congresso di svolta. Fino all’ultimo, quando la stessa candidatura di Columbu è stata messa in discussione. Qualcuno, infatti, ha posto il problema della sua eleggibilità. Lo statuto prevede che il presidente sia tesserato da almeno dieci anni e non era ben chiaro se Columbu lo fosse. E’ stato il presidente del congresso, Quirico Sanna, a chiarire di aver accertato personalmente l’anzianità di tesseramento di Columbu.

Il neopresidente ha avuto 133 voti. Gianuario Fiori – che fa riferimento all’area del capogruppo al consiglio regionale Angelo Carta – ne ha avuto 112. E’ la vittoria della linea sostenuta dall’ex consigliere regionale, ed ex assessore, Christian Solinas. Una linea, a dire il vero, non molto distante da quella della minoranza. Le differenze tra le due mozioni contrapposte non paiono sostanziali. Non tali, comunque, da spiegare l’altissima tensione che ha caratterizzato i lavori congressuali. Mentre il gruppo che fa riferimento a Carta – e che contava sul sostegno del presidente uscente Giacomo Sanna – sostiene una chiusura netta ai “partiti italiani” , quello legato a Solinas è più possibilista.

Il congresso ha anche eletto il consiglio nazionale. Alla maggioranza di Solinas vanno 40 posti, mentre la minoranza ne avrà 33. Tra una ventina di giorni il consiglio nazionale si riunirà per eleggere il nuovo segretario. Difficile fare previsioni. Anche perché sull’esito delle votazioni di ieri pende la possibilità di qualche ricorso. A quanto pare, non tutti hanno condiviso il modo in cui il presidente dell’assemblea ha risolto il problema dell’anzianità di tesseramento di Columbu.

Nelle prime dichiarazioni, il nuovo presidente del Psd’Az ha mostrato di voler assumere da subito il ruolo di garanzia che l’incarico gli conferisce. Ha avuto parole di rispetto per il suo predecessere “(“nobile” il modo in cui si è fatto da parte). E ha fatto considerazioni di buon senso attorno alla questione del rapporto con i “partiti italiani”. Facendo notare che, al loro interno, alla fine ci sono sempre dei sardi e che la cosa più opportuna è confrontarsi sulle tematiche specifiche, senza escludere a priori convergenze.

Lo sguardo di Columbu è parso soprattutto rivolto alla vasta area indipendentista che non si riconosce nel Psd’Az e che proprio sabato aveva incontrato andando a partecipare al confronto organizzato da ProgRes nell’ambito dei due giorni della sua festa nazionale che si è tenuta poco distante da Arborea, a Torre Grande. Anche là – dove pure le tensioni non sono mancate – ha lanciato un appello a cercare i punti comuni, anziché quelli che dividono: “Quel che separa l’area del partito sardo da quella ancora più vasta delle formazioni indipendentiste – ha dichiarato a La Nuova Sardegna – è una linea labile. Tra questi gruppi ci sono notevoli differenze, ma sono molto vicini a noi”.

N.B.

 

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