Deputata M5s picchiata, spunta audio: “Io c’ero, è caduta per terra da sola”

Spunta un audio sulla vicenda di Mara Lapia, la deputata M5s che è stata aggredita a Nuoro fuori dal supermercato Ldl scatenando a livello nazionale una unanime condanna. La registrazione vocale sembra mettere in dubbio la versione dei fatti finora circolata. Così in due minuti e 54 secondi di audio che stanno rimbalzando su WhatsApp. A parlare è una donna che dice di aver assistito alla scena e sostiene che la parlamentare “è arrivata a simulare un episodio lipotimico, a buttarsi in terra, una cosa incredibile”. La persona che racconta da testimone la vicenda – così ripete – fa sapere anche di “essere stata sentita più volte dalla polizia”.

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Ma andiamo con ordine. Ieri – domenica – alle 19 è diventata di dominio pubblico la notizia della presunta aggressione. Come hanno confermato a Sardinia Post i vertici regionali di M5s, la deputata ha avuto un diverbio alle casse del supermercato con un uomo. Il quale poi, sempre stando alla versione dei Cinque Stelle, ha seguito la parlamentare M5s fuori dalla Ldl. Quindi le botte. Da Roma sono stati decine i commenti di solidarietà verso l’esponente di M5s. A prendere posizione anche il presidente della Camera, Roberto Fico.

Qualche ora dopo è cominciato a circolare un audio che, stando a fonti della Questura nuorese, è stato acquisito per le indagini. La donna che parla nella registrazione non dice il proprio nome. Si tratterebbe di una persona che lavora all’ospedale San Francesco di Nuoro. Lei stessa, a un certo punto, dice: “Ha prevalso il mio spirito da crocerossina”. Così si sente quando spiega di essersi avvicinata alla deputata, “di cui molto dopo ho saputo l’identità”.

Nella registrazione, di ottima qualità, si racconta questo: “Stamattina – riferito ieri, sabato – ho assistito a una scena. C’era una signora che litigava con un signore e con la mamma anziana di quest’ultimo”. Quindi un dettaglio  in più rispetto alla versione dei dirigenti M5s, perché della madre del presunto aggressore non si sapeva nulla. Ancora dall’audio: “Questa signora, che molto dopo ho saputo essere la deputata Mara Lapia, riprendeva l’uomo col telefonino e lo intimava a lasciare i documenti e diceva ‘lei non sa chi sono io”.

La donna che commenta la vicenda nella registrazione continua a spiegare di aver visto a un certo punto – quando tutti erano all’esterno della Ldl – la mamma dell’uomo “toccare la spalla della deputata, come per dirle di smetterla. Poi vedo che la signora Lapia si butta per terra. Quindi mi avvicino, perché ho pensato che fosse svenuta, che si fosse sentita male”. Così ho chiesto ‘signora che succede?’. E lei mi risponde: ‘Non ha visto che sono stata aggredita, che mi hanno spinto?'”. La registrazione si conclude con la donna che spiega: “Quando è arrivata la polizia, la signora Lapia e, ripeto, io non sapevo ancora chi fosse, ha raccontato di essere stata aggredita. A quel punto alla polizia mi sono avvicinata anch’io per dire che avevo visto tutto e che non era vero nulla di quanto raccontato”. La registrazione vocale si conclude così: “Io ho passato la mattinata coi poliziotti che mi chiamavano di continuo per il verbale”.

Dalla Questura, tuttavia, non confermano né smentiscono nulla. Filtra solo che le indagini sono in corso e presto gli atti saranno inviati alla Procura del capoluogo barbaricino. Spetterà agli inquirenti stabilire l’esatta dinamica dei fatti e accertare eventuali responsabilità. (al. car. – ma. sc.)

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