Decreto Milleproroghe, a rischio le periferie sarde. Le proteste dei sindaci

Slitta il Bando periferie urbane del decreto Milleproroghe, sospesi i fondi per via del voto di ieri in Senato (3,8 miliardi per 120 progetti in altrettante città). I finanziamenti per la riqualificazione di quartieri e aree degradate saranno sospesi fino al 2020 e le conseguenze ricadranno anche in Sardegna. Dove dagli amministratori che avevano partecipato al bando arrivano le proteste. Esclusi infatti Sassari, Nuoro, Carbonia a Tempio Pausania.

Sassari, i progetti bloccati e la lettera a Roma. “La riqualificazione delle periferie urbane di Sassari non può aspettare il 2020”, così il sindaco Nicola Sanna in una lettera inviata alla presidenza del Consiglio dei ministri con cui chiede chiede il mantenimento degli accordi precedentemente sottoscritti. “Sono undici i progetti già approvati in via definitiva ed esecutiva dal Comune di Sassari – continua il primo cittadino -. Inoltre, il piano per il recupero dell’ex Sert è stato già affidato”. Risultano in fase di approvazione definitiva e successivo affidamento i restanti progetti che riguardano i quartieri di Baddimanna, Sassari 2, Latte Dolce e Santa Maria di Pisa, per un totale di 18 milioni di euro. “Dalla rinascita di questi quartieri – conclude Nicola Sanna – e dalla loro ricucitura con il centro dipende lo sviluppo dell’aerea urbana e dell’intero territorio, con positive ricadute anche a livello occupazionale. L’impegno che il governo ha preso deve essere rispettato. Violarlo, o anche solo posticiparlo, significherebbe nuocere al futuro di molte città italiane”.

La reazione dell’Anci Sardegna. “Ora occorre analizzare punto per punto lo stato di attuazione dei progetti legati al bando periferie nei Comuni della Sardegna e l’incidenza che ci può essere – commenta all’agenzia Dire, il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana -. È chiaro che per i comuni che hanno già attivato procedure contando su determinate risorse, il rischio è grande, si pone un problema di natura tecnica e contabile”.

Il disappunto di Cani (Pd). “Gli effetti negati legati alla sospensione e slittamento del bando periferie del decreto milleproroghe avranno ripercussioni serie anche per i comuni della Sardegna che avevano partecipato al bando”. Lo sottolinea il segretario regionale del Pd, Emanuele Cani. “Ora non si possono che condividere i segnali di allarme e le preoccupate dichiarazioni dei sindaci e dell’Anci. È doveroso ricordare che molte amministrazioni – denuncia il leader dem – hanno già investito nelle progettazioni e le risorse devono avere copertura. È necessario che siano onorati gli impegni assunti. Da chi amministra questo Paese ci si aspetta un segnale che guardi al futuro e ai cittadini. Non si può pensare a una crescita fatta di investimenti navigando a vista e bloccando i progetti futuri”.

Immagine di archivio

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