Crisi di Air Italy, sindacati all’attacco: “Stop liquidazione, salvare la compagnia”

“Si sospenda la procedura di liquidazione volontaria”. Lo chiede il segretario generale della Cgil Sardegna, Michele Carrus. Secondo lui il caso Air Italy è “frutto di gravi responsabilità aziendali e una generalizzata sottovalutazione della politica”. Per il leader regionale della Cgil “va convocato un tavolo istituzionale per salvare la compagnia” ed è “indispensabile salvare l’azienda, patrimonio collettivo per tutta l’isola, oltre che per i lavoratori”. Scongiurata la liquidazione, insiste Carrus, “occorre trovare soggetti interessati a rilevare la quota maggioritaria della compagnia per il progetto industriale che Qatar Airways ha detto di voler sostenere”.

LEGGI ANCHE: Liquidazione Air Italy, vertice a Roma. “Scongiurare un disastro economico”

La Cgil non esclude che il progetto possa “impegnare anche soggetti pubblici”. In particolare “le Regioni Sardegna e Lombardia potrebbero concorrere a un progetto industriale partecipativo in una joint venture di soggetti pubblici e privati, con prospettive di collaborazione anche con Alitalia, che cerca partner”. Poi però Carrus rimarca “le gravissime responsabilità politiche e l’assenza di iniziativa del governo e della Regione”. Sollecitate più volte dal sindacato a fare chiarezza sugli orientamenti del vettore, “non hanno risposto”, insiste. E il presidente della Regione, Christian Solinas “ha mostrato totale disinteresse su una vicenda importante e in parte legata a quella continuità territoriale usata come bandiera in campagna elettorale”.

LEGGI ANCHE: Continuità, Solinas sbarca a Bruxelles. Ma l’addio di Air Italy complica tutto

Anche per il segretario regionale di UilTrasporti, William Zonca, “una compagnia aerea non può scomparire nel nulla, senza un tavolo di confronto interministriale e la verifica da parte delle istituzioni di possibili soluzioni”. Per Zonca “la liquidazione è un drammatico shutdown per tutta la storia dell’aviazione in Sardegna, un disastro occupazionale ed economico a livello locale, regionale e nazione”. Anche UilTrasporti critica la politica regionale: “La situazione genera altro caos sui collegamenti con la penisola, già penalizzati dalle vicende poco trasparenti della continuità territoriale. L’assessore Todde spieghi con chi ha parlato, viste le rassicurazioni sulla volontà delle compagnie di andare in proroga”.

“La vana retorica dei rappresentanti istituzionali che cadono dal pero e fanno finta di non conoscere la situazione, da noi denunciata da mesi, fa solo ribollire il sangue ai 1.200 lavoratori, di cui 500 sardi, che sarà impossibile ricollocare in un tessuto economico tra i più poveri d’Europa”. È amarissimo lo sfogo di Marco Bardini, leader regionale dell‘Anpav, l’associazione nazionale degli assistenti di volo, e dipendente di Air Italy. “Noi non ci rassegniamo”, avverte a nome di tutti i lavoratori. Tuttavia lo sconforto è tanto. “Con gli equipaggi che rientrano da mezzo mondo, fuori servizio con altre compagnie – dice Bardini – non ci sono parole per descrivere il nostro stato d’animo di questo momento”. Ma non è da meno la volontà di lottare. “Si attivi subito un tavolo interministeriale al Ministero dello Sviluppo Economico, con quello dei Trasporti e del Lavoro e con la vigilanza della Regione Sardegna e Lombardia – chiede Anpav Sardegna – per mettere in sicurezza i lavoratori e le loro famiglie fino a che non si sarà trovata una soluzione”.

Intanto una settantina di lavoratori stanno partecipando ad un sit-in spontaneo presso il terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa. Lo si apprende dal segretario territoriale della Filt-Cgil di Varese, Luigi Liguori. Al presidio partecipano anche i segretari di categoria dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil. I lavoratori stamane “hanno dato vita ad un sit-in spontaneo per rendere pubblico il disagio che stanno vivendo. Per il momento non ci sono passeggeri che hanno avuto disagi perché la società sta facendo volare gli aerei a noleggio. Questa mattina, inoltre, agli imbarchi è stato distribuito un volantino con il quale si spiega l’accaduto e si cerca di tranquillizzare i viaggiatori”. Ancora una volta il “governo arriva in ritardo. Nutriamo speranze in una soluzione diversa ma il problema è che la crisi è molto ampia e riguarda tutto il settore”. La Sea, la società di gestione degli aeroporti milanesi, riferisce che non ci sono “disagi per i passeggeri che volano normalmente”.

 

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share