Covid, Solinas vuole i test per i turisti. Ma spunta il piano B: un questionario

Non c’è sardo che non riceva chiamate o messaggi della Penisola da parte di chi vorrebbe attraversare il mare ma ancora non ha capito cosa servirà per entrare nell’Isola. È una corsa contro il tempo: da mercoledì riprenderanno i voli aerei in continuità territoriale e gli spostamenti tra regioni. In tutti i canali televisivi nazionali in questi giorni viene chiamato in causa il presidente della Regione, Christian Solinas, perché centinaia di migliaia di persone pronte a fare le valigie e raggiungere l’Isola non hanno capito come si potrà arrivare in Sardegna. Per la linea scelta, l’inquilino di Villa Devoto finisce spesso sotto attacco durante i frequenti collegamenti tv, ma continua imperterrito a chiedere che venga imposto come obbligatorio un test sanitario per varcare il Tirreno e raggiungere le località di villeggiatura lungo le coste e l’entroterra sardo. Ma sulla graticola ci sono anche tantissimi sardi che vivono lontano e aspettano l’estate per tornare a riabbracciare i propri cari.

Anche stamattina, a meno di 48 ore, dall’arrivo dei primi turisti in Sardegna, il presidente della Regione ha ribadito la sua richiesta. Ma, considerato quanto poca venga tenuta in considerazione dall’altra parte del Tirreno, ha lasciato intravvedere una soluzione molto meno impegnativa per chi vuole arrivare: la registrazione su una piattaforma e un semplice questionario da compilare. “Per venire in Sardegna dal 3 giugno è sufficiente fare una prenotazione, e noi invitiamo tutti i turisti a prenotare perché l’Isola intende accoglierli a braccia aperte“, ha assicurato Solinas in collegamento con Agorà su RaiTre, ribadendo che la sua prima scelta resta quella del cossiddetto ‘passaporto sanitario’ o, comunque, del certificato di negatività.

“Il modello della certificazione sanitaria che proponiamo è una linea di tendenza internazionale che si sta affermando anche a livello nazionale – ha spiegato – basti guardare i protocolli per la ripresa del campionato di serie A o per la riapertura dei set cinematografici: sia i calciatori sia gli attori faranno i test per verificare il loro stato di negatività”. Secondo il presidente della Regione Sardegna “questo non significa mettere barriere di alcun genere, né creare discriminazioni, vuol dire solo adottare filtri che ci consentano di avere una tutela della salute contemperata con la giusta esigenza di riapertura del Paese”.

La conduttrice di Agorà, Serena Bortone, ha cercato di fare chiarezza chiedendo direttamente a Solinas che cosa dovrebbe fare per arrivare in Sardegna dopo il 3 giugno. “Deve fare la prenotazione e guardare nella sua Regione quali siano i laboratori convenzionati per il test accreditato dallo Stato. Va bene anche quello sierologico – ha spiegato il presidente della Regione -, poi deve farlo certificare dal suo medico di famiglia. Se risulta che non è venuta contatto col virus non c’è problema mentre il medico di famiglia le farà fare il tampone se gli indicatori dicono che può attualmente averlo in corso”.

Il presidente Solinas tira dritto sulla sua proposta, ma dal suo intervento emerge che neanche questa soluzione potrebbe comunque escludere l’arrivo nell’Isola di qualche turista positivo al Covid-19. “La nostra proposta dice che, facendo un test prima della partenza, con tutti i limiti di questo test – precisa -, siamo consapevoli che potrà filtrare solo una parte, ma meglio una parte che niente. Con questo test si arriva in Sardegna e si fa una vacanza degna di tale nome, senza alcuna quarantena”.

Manca poco alla riapertura dei voli in continuità territoriale del 3 giugno, gli altri nazionali dal 15 e quelli internazionali dal 25. Solinas gioca ancora la carta del test d’ingresso, ma lascia intravvedere uno scenario ben diverso e sicuramente più facile da realizzare. “Cerchiamo l’intesa fino all’ultimo su questo modello, qualora non si dovesse raggiungere l’intesa, avremo un sistema di controlli più articolato che prevede la registrazione all’ingresso in Sardegna – ha annunciato Christian Solinas durante il collegamento con Agorà, lasciando cadere nel vuoto le possibili autocertificazioni o applicazioni da smartphone -, quindi si può prenotare e fare la registrazione su un piattaforma e un questionario, che serve a noi per avere maggiore contezza su dove dovremo concentrare maggiori controlli”.

Marcello Zasso
@marcellozasso su Twitter

 

 

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