“L’ordinanza della Sardegna sulla Fase 2 non dà il potere ai sindaci di verificare se le funzioni religiose possano essere esercitate”. Lo precisa la Regione rispetto alle dichiarazioni del ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, a Sky Tg24. Dichiarazioni nelle quali l’esponente del Governo Conte ha inviato il presidente Christian Solinas ad attenersi al decreto del 25 marzo, pena l’illegittimità.
“L’articolo dell’ordinanza (il numero 29), pur confermando il divieto di celebrazioni previsto dal Dpcm ma usando la differenza giuridica delle funzioni religiose, consente lo svolgimento della messa ordinaria in tutta l’Isola, con le precauzioni previste dai protocolli di sicurezza”, asi legge nella nota diffusa. “La Regione precisa inoltre che non si fa mai riferimento ai sindaci. Anzi: il documento adottato nella serata di ieri non contiene nessuna disposizione di delega ai sindaci” in questa materia. Piuttosto, “il testo della nuova ordinanza è armonico e coerente con le disposizioni del Dpcm, pur nelle differenziazioni adottate, tenendo conto delle specificità della nostra Regione e delle potestà connesse all’autonomia speciale”.
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