Covid-19, il centrosinistra va all’attacco: “In Gallura ora si sceglie chi curare”

Scontro a tutto campo sulla gestione dell’emergenza in Sardegna e sulla situazione negli ospedali, in particolare quelli della Gallura. Il centrosinistra va all’attacco, mentre il centrodestra ribatte a muso duro a la Assl di Olbia si difende. Le polemiche sono date dopo la denuncia del consigliere regionale Pd, Giuseppe Meloni: “Mi risulta che si stiano iniziando a scegliere i pazienti da salvare e da lasciar morire. Da oggi al Giovanni Paolo II di Olbia ci sarà per la sala operatoria un solo anestesista, che dovrà gestire tutte le emergenze”, ha detto, aggiungendo che lo specialista “si dovrà occupare anche dei pazienti Covid critici, compresi i trasferimenti verso altri ospedali sardi, quando e se mai si dovesse liberare un posto”.

Quello dell’esponente gallurese dell’opposizione è un ultimatum. “Prima di adire altre autorità dello Stato, chiedo l’intervento urgente del nuovo commissario dell’Ats, Massimo Temussi – avverte – per porre rimedio alla gravissima situazione degli ospedali di Olbia, Tempio e La Maddalena”. “Dichiarazioni gravissime che non fanno altro che creare allarmismo tra la popolazione, che tra l’altro da mesi sta mostrando un grande senso di responsabilità non affollando i Pronto Soccorso di codici Bianchi e Verdi – replica il capogruppo della Lega, Dario Giagoni -. Affermazioni di questo calibro sono a dir poco vergognose, visto il momento delicato”.

Nel frattempo la Assl di Olbia precisa che “non e’ in corso nessun taglio o riduzione di posti letto o attività”, ma solo una “riorganizzazione dei servizi per gestire al meglio la situazione”. In particolare l’azienda sanitaria fa sapere che all’ospedale Paolo Dettori di Tempio Pausania sono in servizio sei anestesisti, “dallo scorso lunedì 5 novembre due di questi sono assenti per malattia, con questa dotazione organica, non è possibile garantire l’attività chirurgica programmata, ma solo le urgenze-emergenze indifferibili”. Al “Giovanni Paolo II” di Olbia sono in servizio H24 un anestesista e un rianimatore “per far fronte a tutta l’attività che grava sull’ospedale olbiese che è centro di riferimento per tutta l’Area omogenea. Questo comporta, quindi, una necessaria riorganizzazione delle attività chirurgiche, con il rinvio delle attività programmate deferibili, e l’assistenza delle urgenze-emergenze indifferibili”.

Inoltre la Assl ricorda che “il personale è in grado di garantire la stabilizzazione anche con l’intubazione del paziente in difficoltà respiratoria, in attesa di trasferimento nelle strutture Covid” Non lesina critiche alla Giunta regionale, invece, il capogruppo di LeU in Consiglio regionale, Daniele Cocco: “In una situazione così drammatica le risposte non possono più attendere – scrive in una nota -. Di Covid si muore ed è ora che ognuno faccia finalmente la sua parte: l’assessore Nieddu aveva promesso presidi di supporto alle Usca, anche ricorrendo alle guardie mediche però ancora nulla è stato fatto. Continuo a chiedermi perché non arrivano ancora i medici militari a dare una mano, anche una sola vita salvata vale molto di più di tutto ciò che si poteva fare è ancora non è stato fatto”.

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