Covid-19, emergenza case di riposo: 126 contagi e Nieddu sbaglia di nuovo

Casa Serena a Sassari, Divina provvidenza a Sanluri e Su Meraculu a Bitti. Sono queste le tre case di riposo dove il coronavirus è diventato emergenza, un’altra, dopo quella del personale sanitario negli ospedali. Nei tre istituti per anziani, stando ai numeri certificati da Protezione civile e Unità di crisi regionale, i contagi sono già 126. Così divisi: 73 a Sassari; 30 a Sanluri; 23 a Bitti. I morti sono almeno tre, ma il dato potrebbe essere più alto perché il tampone non è stato fatto a tutte le vittime.

Di certo, la situazione nelle case di riposo in Sardegna è diventata drammatica, almeno quanto quella degli ospedali. Un problema che ieri è stato sollevato nel consueto collegamento in videoconferenza tra la Giunta e i giornalisti, soprattutto dopo la protesta del sindaco di Sanluri, Alberto Urpi, che ha contestato all’Esecutivo la mancata trasmissione dei dati sui contagi, pur essendo i primi cittadini riconosciute per legge come autorità sanitarie nei rispettivi territori di competenza.

Ieri la domanda sull’escalation di infetti nelle case di riposo è stata fatta dapprima al presidente della Regione, Christian Solinas, il quale l’ha rigirata al titolare della Sanità, Mario Nieddu, come si può sentire nell’audio che pubblichiamo alla fine dell’articolo. Il governatore dice testualmente: “Assessore”, tocca a te replicare, visto che “voi (inteso come uffici) rilasciate le autorizzazioni”.

Nieddu ha preso la parola collezionando un’altra delle sue. Dopo una breve premessa, ha spiegato: “Abbiamo chiesto una ricognizione alle Politiche sociali perché non è una competenza diretta della Sanità. Le case di riposo non sono gestite direttamente da noi”. Peccato che Nieddu abbia dimenticato che nella Giunta regionale ha la doppia delega: è insieme assessore alle Politiche sociali e alla Sanità. Poco prima glielo aveva ricordasto anche lo stesso Solinas.

Quanto alle ragioni dei contagi, dovranno essere aperte indagini interne, a cominciare dall’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari, cui spetta il monitoraggio di ‘Casa Serena’. Non fosse altro che le visite nelle case di riposo erano sospese proprio per non esporre gli anziani al rischio di contrarre il virus. Invece è successo esattamente quello che si sarebbe dovuto evitare con controlli più serrati.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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