Cotti (M5S): “Ho votato scheda bianca”. E Facebook lo boccia

Roberto Cotti, neosenatore sardo del Movimento 5 Stelle, l’ha annunciato a chiare lettere sulla pagina Facebook: “Ieri al ballottaggio per la presidenza del Senato ho votato scheda bianca, senza alcuna esitazione e sostenendo con forza questa linea nella riunione di gruppo. Quel voto non era per scegliere la migliore tra due persone. Era un voto per scegliere a quale schieramento permettere il controllo dei lavori del Senato. E noi non facciamo parte né del centrosinistra né del centrodestra. Se vogliamo giocare la nostra partita per cambiare il paese non possiamo fare da arbitri in partite altrui”.

Una scelta  perfettamente in linea con le indicazioni di Beppe Grillo. Che – così come nel blog del leader – ha scatenato un dibattito molto acceso. Più di 80 commenti, per la maggior parte critici. A partire dal primo, un lapidario “Non mi piace” che raccoglie subito 12 like. Seguito da un giudizio negativo un po’ più articolato (“I parlamentari del M5S continueranno a giocare a nascondino o cominceranno a prendersi delle responsabilità?”) che raccoglie subito 14 “mi piace”. Viceversa i commenti che approvano la scheda bianca – e quindi la decisione di non scegliere tra Pietro Grasso e Renato Schifani – hanno due-tre ‘mi piace’.

Umori che confermano i sondaggi svolti anche in campo nazionale e che dicono che il comportamento dei senatori che si sono assunti la responsabilità di scegliere è molto più apprezzato nella rete da quanti alle Politiche hanno votato M5S. Scrive Lucia Casu: “Caro Roberto, non c’è proprio da essere orgogliosi ad essere schiavi, senza libertà di arbitrio, di un comico e di un imprenditore che non stanno affatto dimostrando di avere a cuore l’interesse del Paese. Finora, devo ammettere che pur non avendo votato M5S, non mi dispiaceva l’idea che i numerosi voti presi dal movimento potessero contribuire a cambiare in meglio la politica. Ora francamente mi sto stancando ed ho molta paura della deriva che potrebbe prendere questo clima di ricatto e di poca democrazia. Dove volete andare a parare? Vi interessa fare le riforme di cui il Paese ha un disperato bisogno o vi interessa solo obbedire ai capi e tornare alle elezioni con un ingente spreco di tempo prezioso e soldi che non possiamo certo permetterci di buttare?!”

E Alberto Chicca: “È la prima volta che voto perché voglio che qualcuno rompa le scatole ai ladri in trasferta a Roma, e che quelli che ho mandato controllino che i ladroni, di destra e sinistra, la smettano di mettere le mani nel cassetto, e lo continuino a svuotare!! Ma attenti, Cittadini di 5 Stelle: se non votate un governo formato da degne persone, il mio voto ve lo scordate, un’altra volta!!! Siete lì x ripulire la mia nazione! Il PD, finché D’Alema è in giro, non lo vorrà fare! Il PDL non ha interesse a farlo! M5S, Roberto, siete li x risolvere il problema, ADESSO! Niente altre elezioni!! Non c’è più tempo! La Sardegna non ha piú tempo, l’Italia! Avete le armi adesso, e la possibilità! Sfruttatela! Io e tanti altri vi abbiamo dato fiducia, ma non carta bianca! Non deludeteci! Buon lavoro!”

Luca Spinazzola: “Costringere Bersani a non candidare i soliti nomi è stata una prima vittoria, spaccarsi sul voto al Senato è stata la prima sconfitta. Grasso lo dovevate votare compatti per evitare la vittoria di Schifani. Chi di voi ha votato Grasso ha dimostrato di non essere andato in Parlamento solo per distruggere il sistema, ma con uno spirito costruttivo”.

Naturalmente, come succede molto spesso nel web, il confronto prende a tratti una piega particolarmente sospettosa e dietrologica. C’è chi sostiene che i messaggi critici contro il Movimento 5 Stelle provengono da simpatizzanti e militanti del Partito democratico e di Sinistra e libertà. Anche questi commenti, però, raccolgono un numero di ‘like’ di molto inferiore rispetto a quelli che sostengono la scelta dei senatori dissidenti.

 

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