Corsa alle candidature delle Regionali: ecco i nuovi nomi, le liste si allungano

Salutato il nuovo anno, si stanno rimettendo subito al lavoro le coalizioni che si sfideranno alle Regionali del 24 febbraio. Il primo obiettivo è completare le liste da 59 nomi che andranno depositate il 20 e il 21 gennaio nella cancelleria della Corte d’appello, a Cagliari. I candidati – in rappresentanza degli otto collegi in cui è divisa la Sardegna (corrispondono alle altrettante ex province) – si sfideranno per uno scranno in Consiglio regionale.

La prima novità arriva dal centrodestra guidato da Christian SolinasPsd’Az e Lega correranno con liste separate.La decisione è ancora ufficiosa, ma ormai sicura, concordata proprio dal candidato governatore e dal vicepremier Matteo Salvini che fanno asse dalle Politiche del 2018. L’obiettivo dei due partiti è lanciare nell’arena elettorale il doppio dei nomi, cioè 108 aspiranti consiglieri, ma anche ‘pesare’ singolarmente le due forze politiche, visto che in caso di vittoria le poltrone in Giunta vengono attribuire in base al consenso raccolto alle urne. In quota Quattro Mori è data per sicura la corsa di Pierino Cannas, ogliastrino di Villagrande Strisaili, residente a Tortolì. Nel 2014 era candidato con l’Udc, adesso il passaggio nei sardisti. In lista pure Franco Magi, consigliere comunale a Capoterra.

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Nella fila dei Fratelli d’Italia spunta una rosa di tre professioniste: l’avvocatessa Paola Musu, il medico Maristella Lecca e la farmacista Manuela Lai. La Lecca e la Lai sono state vicesindache: l’una a Monserrato, l’altra a Seui. Saranno tutte candidate nel collegio di Cagliari-Sud Sardegna, dove la lista dovrebbe guidarla il consigliere regionale Paolo Truzzu, uscente dell’Aula e primo Fdi eletto nell’Isola, di fatto il capo politico del partito di Giorgia Meloni.

In quota Forza Italia si fanno due nomi: sono l’ex assessore di Selargius, Riccardo Paschina, e il sindaco di Decimoputzu, Alessandro Scano. Gli azzurri, come noto, sulle candidature stanno combattendo un braccio di ferro a distanza con Sardegna Venti20, la civica di Stefano Tunis, il consigliere regionale berlusconiano che dal coordinatore-deputato Ugo Cappellacci ha ottenuto il via libera a spezzare l’unità di Forza Italia, perché questo è il rimprovero che viene mosso a Cappellacci. Con Sardegna Venti20 dovrebbero correre il consigliere comunale di Quartu, Dino Cocco, e lo stesso Tunis. Oggi da ambienti politici era anche rimbalzata la notizia che con la civica di centrodestra fosse in lista pure Clara Pili, imprenditrice, delegata al Turismo in Confindustria nonché figlia di Aldo, ex sindaco Pd a Sestu. Ma nel pomeriggio è arriva la smentita a firma della Pili. “Nessuno mi ha chiesto di candidarmi e non sono assolutamente intenzionata a farlo per le prossime Regionali”, è scritto.

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Sul fronte di Massimo Zedda, candidato governatore del polo civico-politico collocato nel perimetro del centrosinistra, si conoscono i primi cinque nomi della lista ‘Sardegna in Comune’ che mette insieme il movimento di Pizzarotti, i civatiani di Possibile e Rete Futura. Alle Regionali sarà in partita il vicesindaco di Nuoro, Sebastian Cocco, assessore alla Cultura e alla Pubblica istruzione. In corsa pure il primo cittadino di Uta, Giacomo Porcu, e il consigliere comunale uscente a Monserrato, Andrea Zucca. In quota Possibile, ecco Maria Laura Orrù, candidata sindaca a Elmas nel 2016 e attuale consigliera di minoranza. Con ‘Sardegna in Comune’ sfida le urne anche Valerio Piga, coordinatore regionale dei Radicali Sardi. Il pannelliano di Cagliari partecipa al voto di febbraio dopo aver traghettato il movimento da AutodetermiNatzione all’alleanza con Zedda.

Zedda potrà contare anche su una lista dei Leu, i Liberi e Uguali che alle urne del 24 febbraio si presentano insieme agli Mdp, ovvero i bersaniani sardi. Un blocco, quest’ultimo, che fa il paio con i tre consiglieri regionali uscenti Daniele Cocco, Eugenio Lai e Luca Pizzuto. I tre sono tutti ricandidati: Cocco nel collegio di Sassari, Lai in quello del Sud Sardegna e Pizzuto nel Sulcis.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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