Coronavirus, l’appello degli ambulanti: “Riapriamo i mercati, la tensione sale”

“Preoccupazione per la tenuta sociale del Paese: la Confesercenti provinciale di Cagliari esprime grande preoccupazione per i segnali sempre più forti che arrivano dal tessuto economico e sociale del territorio”. L’associazione di categoria che riunisce gli ambulanti sardi è molto preoccupata per il lungo stop che sta creando gravi problemi anche a questo settore dell’economia isolana.

“Considerando che la Sardegna è una regione colpita per gran parte in maniera lieve dall’emergenza sanitaria, se si esclude la zona di Sassari – spiega Marco Medda, presidente della Confesercenti provinciale di Cagliari -, siamo dell’opinione che si possa ragionare per una strategia per un rientro scaglionato (e in sicurezza) dell’operatività di alcune aziende, per esempio quelle operanti su area pubblica, ovviamente sempre nel rispetto pieno delle regole di sicurezza che, necessariamente, occorre osservare per fare fronte al blocco dei contagi, e allo stesso tempo riteniamo che sia urgentissimo accogliere gli ammodernamenti normativi già segnalati al nostro assessorato regionale competente, che però ci pare ancora abbastanza distante, pur essendo uno degli attori principali. Inizialmente si potrebbero riaprire in forma ridotta alcuni mercati solo per il settore alimentare così da poter allentare gradatamente la tensione sociale”.

“Sono di questi ultimi due giorni le notizie che in alcune città d’Italia ci sono già segnali forti di insofferenza sociale per una situazione difficile – aggiunge Medda -. I primi segnali di tal tipo li stiamo registrando anche noi ed è un aspetto che abbiamo segnalato già alle autorità competenti. I telefoni della nostra associazione sono in questo momento storico subissati di telefonate per informazioni sulle linee poste in essere dal Governo nel decreto del 17 marzo: segnale che tutti hanno sempre più necessità di accedere a questi fondi“.

 

 

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