La Corona de Logu, assemblea degli amministratori locali indipendentisti, ha celebrato sabato 28 novembre 2020 il suo terzo congresso annuale. L’ha celebrato da remoto, nel pieno della pandemia da coronavirus, facendo il punto sulle attività svolte nei due anni di vita, rinnovando gli organi direttivi e ribadendo i suoi obbiettivi.
I lavori sono iniziati con la relazione del Presidente uscente: Davide Corriga, sindaco di Bauladu. Corriga ha sottolineato, in particolare, come la Corona de Logu sia passata in due anni da 30 a 72 componenti (+140%): sindaci, assessori e consiglieri comunali proveniente da 54 diversi Comuni della Sardegna (+16 rispetto al 2019). Nel corso dell’anno sono state varate o reiterate numerose iniziative, spesso attraverso la presentazione in consiglio comunale di ordini del giorno o mozioni. Questi documenti hanno riguardato, tra l’altro: le conseguenze politiche e sociali della Prima guerra mondiale per la Sardegna, la promozione del bilinguismo, la discussione del triennio rivoluzionario sardo, l’introduzione negli statuti d’istituti di democrazia partecipata, l’aggiornamento della toponomastica, la cancellazione della cittadinanza onoraria concessa a suo tempo a Mussolini.
L’organizzazione ha anche avanzato, la richiesta di affiliazione all’Efa (European free alliance), gruppo politico del Parlamento dell’Unione Europea che raccoglie tra le sue file i nazionalisti scozzesi, irlandesi, corsi e catalani, bretoni, per un totale di circa 50 organizzazioni indipendentiste, regionaliste e autonomiste del vecchio continente.
L’assemblea annuale si è conclusa con il rinnovo delle cariche. Maurizio Onnis (foto), sindaco di Villanovaforru è stato eletto presidente della Corona de Logu. Al consiglio di presidenza sono stati eletti: Antonio Flore, sindaco di Scano di Montiferro; Maura Boi, assessora di Serrenti; Enrica Fois, consigliera di Pirri; Fulvio Michele Sioni, consigliere di Arzana; Angelo Fancellu, consigliere di Ossi; Maria Antonietta Manai, consigliera di Fordongianus. Dal marzo 2019 la Corona de Logu, rappresenta l’unico riferimento istituzionale organizzato del movimento indipendentista in Sardegna.
Foto di Alec Cani