Continuità, Cappellacci: “La paghi lo Stato”. Prc: “È un comunista”

La Regione presenterà al Parlamento una proposta di legge nazionale per chiedere che sia lo Stato a stanziare i fondi per la continuità territoriale da e per l’Isola, oggi garantiti dalla Regione con una disponibilità di 50 milioni di euro. L’annuncio è arrivato oggi dal governatore Ugo Cappellacci. Un’idea che Giuseppe Stocchino del Prc ha commentato rivendicandone la ‘primogenitura’, spiegando però che ormai ‘siamo fuori tempo massimo’. “Cappellacci ha finito per sposare la posizione di Rifondazione Comunista: la continuità territoriale per la Sardegna non può prescindere da un impegno finanziario da parte dello Stato. Una posizione “statalista” che non può che far piacere a chi ha sempre criticato le storture del cosiddetto libero mercato, spesso favorite dall’area politica da cui proviene il numero uno della Giunta. Purtroppo, il ravvedimento del Presidente non può essere definito operoso, ancora una volta saranno solo le casse della Regione Sardegna a garantire la copertura dei costi previsti dal bando internazionale”.

In occasione dell’annuncio, Cappellacci ne ha approfittato anche per respingere le critiche sulla nuova continuità, difendendo la scelta della tariffa unica contrapposta al vecchio regime che “non garantiva la mobilità dei sardi, ma costruiva delle riserve indiane”, e che la Giunta provvederà a rivedere il sistema del co-marketing previsto per incentivare i flussi turistici attraverso le compagnie aeree low cost. Il governatore ha anche spiegato che rispetto alle offerte economiche presentate dai tre vettori aerei che hanno partecipato al bando di gara per il quale la Commissione sta ultimando i lavori, la Sardegna su uno stanziamento complessivo di 47,8 milioni di euro, iva compresa, per le sei rotte fra gli scali di Alghero, Cagliari e Olbia e quelli di Roma e Milano, avrà un risparmio complessivo di circa tre milioni di euro. Con questi fondi, e con ulteriori 11 milioni ancora disponibili nel capitolo di bilancio dedicato alla continuità territoriale, sarà proposto un nuovo bando per la cosiddetta “Continuità territoriale 2“, cioè i collegamenti fra gli scali sardi e gli aeroporti italiani minori.

Con la nuova continuità aerea i sardi e i non residenti (per nove mesi all’anno) pagheranno a tratta 59 euro per Roma (45 euro più tasse, al netto degli oneri di acquisto) e 69 euro per Milano (55 euro più tasse, al netto degli oneri d’acquisto): 11 euro in meno della vecchia continuità territoriale. Le compagnie aeree, sulla base del nuovo bando, non potranno neppure imporre oneri aggiuntivi anomali (penale di mille euro) e dovranno garantire il costo del biglietto in continuità, per non rischiare di dover sborsare 2.500 euro a biglietto non emesso con le modalità prescritte dalla gara.

Anche ogni volo annullato o ritardato porterà ad una sanzione, mentre i vettori dovranno garantire la visibilità del marchio Sardegna sulla fusoliera e all’interno del velivolo, oltre a dover offrire prodotti enogastronomici sardi a bordo. “La tariffa unica darà grosse possibilità di aumentare i flussi turistici da e per la Sardegna – ha ribadito Cappellacci – basti pensare che per un volo per Dubai costa 660 euro, e che uno per Milano può raggiungere anche i 900 euro, andata e ritorno. Un passeggero spende mediamente 99 euro al giorno, per una permanenza di 4-6 giorni: il ritorno di questa permanenza da solo questo pareggia e supera il costo della continuità territoriale, ma ciò non toglie che gli oneri debbano esser pagati dal Governo, perché gli effetti tornano al sistema e non garantiscono solo i sardi, ma tutti gli italiani. Se non si ha il coraggio del cambiamento non si va da nessuna parte”.

“Cosa avrà da esultare Cappellacci sulla nuova continuità territoriale, resta un mistero”. Con queste parole il segretario regionale del Pd Silvio Lai ha commentato le dichiarazioni del governatore. “Le compagnie “storiche” scappano, i collegamenti con la Penisola sono diminuiti ed oggi, a fine mandato, il presidente tira fuori il coniglio dal cilindro, annunciando di voler “restituire” allo Stato gli oneri della continuità territoriale. A Cappellacci manca l’autorevolezza e la credibilità per trattare di trasporti con chicchessia, lo dimostra la fuga di Meridiana, solo per restare in tema di trasporto aereo. Dopo esser stato supino con Matteoli e Passera, troverà forse sponda nell’ “amico” Lupi, pronto a soccorrere i compagni di partito rimasti senza poltrona (come nel caso dell’Autorità portuale del Nord Sardegna) o con il posto a rischio (come il suo). Se poi la fermezza e la precisione con le quali si presenterà al tavolo col Governo sono le stesse avute per la vertenza entrate, la mobilità per i sardi tornerà ad essere un miraggio”.

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