Continuità, Alitalia e Livingston ipotecano Alghero. Ma è scontro tra Pd e Pdl

Eccole qua le prime manifestazioni di interesse per la continuità territoriale con Alitalia e Livingston che ipotecano il mercato di Alghero. A questo punto Meridiana sembra essersi fatta davvero indietro, almeno su Fertilia. Intanto tra maggioranza e opposizione in Consiglio regionale scoppia lo scontro. Da una parte il Pd, dall’altra il Pdl.

Dunque, stando alle prime indiscrezioni ci sono due offerte per la continuità territoriale sarda, sull’aeroporto algherese di Fertilia. Alitalia ha presentato un offerta su Milano-Linate e su Roma-Fiumicino. La Livingston, invece, solo sullo scalo romano. Non risultano, al momento, buste spedite da Meridiana.

Domani (mercoledì 28 agosto) nuova scadenza per le tratte di Olbia, sempre su Linate e Fiumicino. Le offerte andranno consegnate entro le 15,30. Giovedì, invece, alla stessa ora scade il bando sui collegamenti con l’aeroporto di Cagliari-Elmas.

Sulla continuità è scontro politico. Il primo a prendere posizione è Mario Bruno: “Il sospiro di sollievo lo tireremo solo al momento dell’aggiudicazione dei collegamenti con Alghero. Per ora siamo alla fase di validazione delle offerte e restiamo comunque di fronte ad un fallimento della gestione dei trasporti da parte del presidente Cappellacci“.

Bruno fa di conto: “Per la Continuità i sardi spendono 42 milioni di euro per le sole tratte con Roma e Milano e certo con effetti e flussi di traffico minori rispetto al passato, mentre non abbiamo i collegamenti con Bologna, Torino e Verona. Per di più ci abbandona anche Meridiana che sembrava aver puntato sullo scalo algherese. Se tutto va bene forse riusciremo ad avere queste rotte in continuità a maggio 2014, quindi passeremo autunno e inverno senza scali in continuità territoriale che non siano per Roma o Milano e senza tariffe ridotte e fasce orarie garantite per altri scali”.

Nel dibattito si inserisce Pietro Pittalis, capogruppo Pdl in Consiglio regionale, che attacca Bruno. “E’ falso che, in caso di buon esito del bando, la nuova Continuità sarebbe operativa da maggio 2014, perché parte subito dopo la conclusione del procedimento e cioè in autunno. Sarebbe stato sufficiente un semplice sguardo al testo del bando per comprenderlo, ma forse al Partito Democratico non interessa misurarsi sul piano della verità”.

Pittalis precisa ancora: “La nuova Continuità non solo è uno strumento che porrà il diritto alla mobilità dei sardi al riparo dagli arbitri e dai soprusi, ma sarà altresì un efficace strumento per estendere tali benefici per nove mesi l’anno anche ai nostri emigrati e ai visitatori non residenti, con intuibili benefici a favore delle imprese, in particolare quelle turistiche, e conseguentemente per il lavoro. Non può non suscitare una certa perplessità il richiamo del consigliere democratico ai costi perché i sardi ricordano bene che il passaggio degli oneri alla Regione Sardegna è stato deciso dal presidente Soru“.

Il capogruppo Pdl commenta infine le due offerte presentate su Alghero: “La loro presentazione dovrebbe rappresentare, almeno al momento, una buona notizia. Forse non lo è per chi agli interessi della città e della Sardegna preferisce quelli della propria fazione politica”.

Contro Bruno arriva anche la nota di Alessandro Serra, portavoce del presidente Cappellacci. “I bandi prevedono l’immediata operatività della nuova continuità territoriale, che garantisce per tutto l’anno le tariffe dedicate ai residenti e le estende per nove mesi anche agli emigrati e ai non residenti in generale. In sintesi, si tratta di un’azione mirata a portare benefici significativi sia alle persone che alle imprese del sistema Sardegna”.

Serra aggiunge ancora: “Le scelte di rottura con il passato sono evidenti. In fatto di Continuità l’unico risultato ottenuto dal centrosinistra, se così si può dire, è stato quello di accollare ai sardi le spese, all’insegna dell’autorevolezza delle parole slegate dai fatti concreti. Per una volta – conclude il portavoce – sarebbe il caso di abbandonare impostazioni che appartengono al secolo scorso e di anteporre l’interesse dei sardi a quello del partito di appartenenza”.

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