Consiglio, via libera alla ‘manovrina’. Fondi per sanità, trasporti e sociale

C’è voluto più tempo del previsto e una buona dose di polemiche, ma alla fine il Consiglio regionale ha approvato la variazione di bilancio con 29 voti favorevoli e 20 astenuti. Il documento prevede che i 285 milioni di euro di accantonamenti non dovuti nel 2018 saranno destinati alla copertura del disavanzo della sanità. Tra i fondi sono stati inseriti anche ulteriori 91 milioni di arretrati che la Regione vanta nei confronti dello Stato. Si tratta di due provvedimenti che rientrano nella vertenza entrate che il governatore, Christian Solinas, ha illustrato al Consiglio regionale. La manovrina vale circa 84 milioni di euro e prevede diverse voci di spesa tra cui lo stanziamento di 18 milioni di euro per la copertura degli oneri di servizio per la continuità territoriale aerea. Poi, ci sono 2,5 milioni per il Comune di Iglesias necessari a garantire gli equilibri di bilancio; oltre tre milioni per società sportive e prossimi campionati; 26 milioni in politiche sociali.

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Ma è stata soprattutto la polemica tra maggioranza e opposizione a tenere banco visto che gli accordi per arrivare a un’approvazione veloce sono saltati. La discussione è durata a lungo, soprattutto a causa dei continui interventi da parte di esponenti del centrosinistra che hanno messo in atto un vero e proprio ostruzionismo, dopo che gli accordi presi in conferenza capigruppo non sono stati rispettati. Il patto era che tutte le forze politiche avrebbero dovuto ritirare gli emendamenti, ma la maggioranza ne ha presentati tre dopo la scadenza del termine previsto. Da quel momento in poi, i consiglieri del centrosinistra, soprattutto i Progressisti, Francesco Agus e Massimo Zedda, sono intervenuti su ogni articolo mettendo a dura prova i nervi della maggioranza. Il culmine si è raggiunto quando l’esponente della Lega, Ignazio Manca, membro della Giunta per il regolamento, ha annunciato che alla prossima riunione avrebbe proposto una modifica per limitare, in futuro, il numero degli interventi in aula. La minoranza ha parlato di un attacco alla democrazia del Consiglio regionale e, più volte, ha sollecitato il consigliere del Carroccio a chiedere scusa: cosa che è successa a fine serata quando Manca ha detto che non era sua intenzione “provocare questa bufera, tantomeno limitare le sacrosante prerogative delle opposizioni.

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