Consiglio regionale, spunta un ricorso: 4 liste rischiano l’esclusione dall’aula

Primo ricorso al Tar a un mese dalle elezioni regionali in Sardegna. A presentarlo sono i consiglieri uscenti e non rieletti dell’Upc – Pierfranco Zanchetta e Antonio Gaia – e la candidata di Campo Progressista (nonché assessora al Turismo del Comune di Cagliari) Marzia Cilloccu, anche lei non eletta. All’origine della contestazione dei tre esponenti del centrosinistra c’è la raccolta delle firme dalla quale sono state esentate cinque liste: una di centrosinistra e quattro di centrodestra. Nell’ordine: ‘Sardegna in Comune con Massimo Zedda’, ‘Lega Salvini Sardegna’, ‘Energie per l’Italia’ e ‘Sardegna civica’.

Questo è stato possibile grazie all’adesione tecnica che consente a un consigliere uscente di ‘patrocinare’ una lista non rappresentata nell’Assemblea, permettendo alla stessa di non raccogliere le firme per partecipare alle nuove elezioni. Il problema – ed è questa la ragione del ricorso di Gaia, Zanchetta e Cillocu – è che gli uscenti in questione si sono candidati con un altro partito. Così hanno fatto Paolo Luigi Dessì, esponente del Psd’Az, Gianni Lampis (Fratelli d’Italia), Marco Tedde (Fi) e Valerio Meloni, uscente del Pd. Va fatta una precisazione:  ‘Energie per l’Italia’ non ha eletto consiglieri, quindi in caso di accoglimento del ricorso non perderebbe alcun seggio.

L’opposizione al Tar di Zanchetta, Gaia e Cilloccu, è sostanzialmente un ricorso fotocopia rispetto a quello presentato a febbraio davanti ai giudici amministrativi ma, dichiarato inammissibile perché depositato fuori termine. Analogo ricorso è in attesa di esame anche anche nei tribunali ordinari di Cagliari, Oristano, Sassari, Nuoro, Tempio e Lanusei. In questi casi il ricorso include la lista di Forza Italia che tra le Regionali del 2014 e quelle del 2019 ha cambiato nome utilizzando sempre l’istituto dell’adesione tecnica per non cambiare le firme. Il ‘patrocinio’ lo aveva dato l’uscente Antonello Peru.

Trattandosi di giustizia amministrativa è facile immaginare che i tempi del giudizio saranno molto rapidi. Zanchetta, Gaia e Cilloccu chiedono che le cinque liste vengono ricusate, ovvero escluse, perché irregolari. In caso di accoglimento dell’opposizione per il Consiglio  regionale sardo si profilerebbe un vero e proprio terremoto post elettorale.

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