Consigliere scarcerato, i capigruppo ammettono: “Satta è eletto”

Il caso di Giovanni Satta (Uds) e il documento diffuso dai consiglieri regionali dopo la riunione dei capigruppo.

“Siamo consapevoli del fatto che l’Aula si rapporta con una decisione del Consiglio di Stato e con il deliberato dell’Ufficio centrale elettorale presso la Corte d’appello di Cagliari, che ha proclamato eletto Giovanni Satta. Da tali decisioni, assunte dalla magistratura, deriva l’obbligo, per il Consiglio regionale, di ottemperare a quanto stabilito”. È questo il passaggio chiave di un documento di dodici righe sottoscritto dai capigruppo di via Roma dopo la riunione fiume con la quale è stato deciso di rinviare a domani il giuramento di Satta (leggi qui la motivazione)

A conti fatti, la massima Assemblea sarda, che in conferenza dei capigruppo si è divisa, ammette che Satta ha la piena titolarità a esercitare le sue funzioni di consigliere regionale. Un seggio che gli hanno assegnato il 14 aprile scorso i giudici amministrativi e quelli penali non hanno messo in discussione. Anzi: il 28 aprile scorso il Tribunale del Riesame di Sassari ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, dove l’ex sindaco di Buddusò era finito con l’accusa di associazione a delinquere per un presunto traffico internazionale di droga.

“I gruppi del Consiglio regionale – si legge ancora nel documento – si trovano ad affrontare una situazione straordinaria che non ha precedenti nella storia dell’Autonomia sarda. In tale circostanza si è ritenuto di sospendere la seduta per consentire alla conferenza dei capigruppo di svolgere gli opportuni approfondimenti di natura tecnico-giuridica”. Approfondimenti che comunque non sono necessari, visto che per ammissione degli stessi consiglieri in carica non esiste un solo motivo per cui il seggio a Satta possa essere tolto, come scritto peraltro nello stesso documento.

La nota diffusa dalla massima assemblea sarda si chiude così: “La sospensione (fino a domani alle 10) consentirà a ciascun consigliere di avere la piena consapevolezza sul punto all’ordine del giorno” nella seduta di domani. Punto sul quale, per regolamento, non sono previsti né voto né discussione.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

LEGGI ANCHE: Il consigliere scarcerato: “Se sono qua è perché sono innocente”

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