Concessioni demaniali, primo ricorso: Quartu (e Milia) al Tar contro la Regione

C’è un primo ricorso contro la decisione della Regione di avocare a sé il rilascio delle concessioni demaniali marittime, togliendo ai Comuni la competenza. Come raccontato ieri da Sardinia Post si tratta di una provvedimento illegittimo perché è una norma nazionale – precisamente il decreto legislativo 96/1999 – che ha subdelegato gli enti locali a gestire la materia.

Il ricorso lo ha già depositato al Tar il Comune di Quartu, guidato da Graziano Milia. La mossa della Regione è diventata un articolo alla legge sulle Province che riesuma gli enti intermedi cancellati nel 2016. Oggi in Consiglio regionale riprende l’esame. L’emendamento lo ha presentato l’assessore all’Urbanistica e agli Enti locali, Quirico Sanna. Ma i Comuni hanno già cominciato a opporsi.

Lo scontro che la Regione ha aperto coi Comuni arriva dopo un ultimatum lanciato dalla Giunta ai sei Comuni. Un ultimatum col quale Sanna ha ordinato a sei Municipi di prorogare le concessioni demaniali marittime sino al 2033. Sul piede di guerra sono quindi saliti i Comuni di Cagliari, Quartu, Olbia, Arzachena, Loiri Porto San Paolo e Posada che si sono rifiutati di ‘obbedire’ alla Giunta. proprio in virtù che del fatto che si tratta di un atto illegittimo.

Adesso si attende il pronunciamento del Tribunale amministrativo della Sardegna. Quartu e Milia stanno facendo da apripista in un braccio di ferro su cui il primo verdetto è atteso a stretto giro. Come noto i tempi del Tar sono rapidissimi. Ma a questo punto non si può escludere una marcia indietro da parte di Sanna e dell’Esecutivo.

 

 

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